1/7 – Introduzione
Per ottenere i migliori risultati, sia nell’orto sia i giardino, è necessario conoscere la situazione fisico-chimica del terreno. Vi sono, in natura, terreni più o meno spiccatamente acidi, neutri, alcalini; possono anche essere argillosi, sabbiosi, calcarei. Un terreno argilloso è duro e non traspira: lo si può riconoscere dal fatto che si formano delle pozze d’acqua quando lo innaffiate ed è generalmente coperto da una crosta dura durante i mesi invernali ed estivi. In questo caso le radici dell’erba fanno molta fatica a spingere attraverso l’argilla e svilupparsi bene: ecco dunque una guida su come far crescere l’erba in un terreno argilloso.
2/7 Occorrente
- Motozappa
- materiale organico
- nitrato o solfato di ammonio
- semi erba
- rastrello
- tester per pH o cartina tornasole
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Come prima cosa dovete misurare il pH del terreno: l’acidità o l’alcalinità dei terreni si esprime attraverso il pH, che si misura con particolari reagenti; questi sono liquidi che mescolati a un campione di terreno da analizzare assumono una certa colorazione. Questo colore, raffrontato a una scala cromatica, darà subito il pH del suolo analizzato. Potete ricorrere a correttivi per portare il terreno al pH desiderato come il potassio, ferro o calce, acquistabili in qualsiasi negozio di agraria. Se volete diminuire il pH del tuo terreno, dovete utilizzare nitrato o fosforo: è consigliabile un concime di tipo “nitrophoska gold”.
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Il terreno deve essere smosso e sbriciolato completamente, di preferenza con una motozappa o, qualora le dimensioni del giardino fossero ridotte, con una zappa, scavando fino ad una profondità di almeno 40 cm. Non lavorate il terreno argilloso nei mesi invernali ed estivi, privilegiate l’autunno e la primavera; aggiungete quindi degli ammendanti organici leggeri tipo sabbia mista a torba o terriccio di foglie e sabbia, per ammorbidire il terreno, distribuendone uniformemente uno strato da 10-15 cm. Per evitare il cosiddetto “effetto crosta”, rilavorate il terreno per ammorbidire la superficie dopo alcuni giorni. Ripetere l’operazione almeno 3 volte prima della semina.
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Per la correzione del terreno utilizzate fertilizzante a base di nitrato di ammonio oppure solfato ammonico: questo permetterà di equilibrare il carbone presente nel materiale organico e prepararlo all’erba. Spargete 2,5 Kg di nitrato di ammonio o 4,5 Kg di solfato di ammonio per ogni 300 m quadrati di giardino. Rimestate bene gli ammendanti nel terreno con la motozappa, quindi lasciate riposare per almeno 24 ore prima di seminare l’erba.
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Al momento della semina spargete in maniera uniforme i semi sul terreno con la tecnica dello “spaglio” (lanciando un pugno di semi e sabbia in modo uniforme). Rastrellateli delicatamente su tutta la superficie del giardino, facendo attenzione a non interrarli per più di 2,5 cm e distribuite quindi uno strato sottile (da 3/4 cm) di torba per mantenere umida la superficie del terreno. Infine ricordatevi di innaffiare una volta al giorno, meglio al mattino, almeno per tutto il primo mese.
7/7 Consigli
- Si consiglia di effettuare il primo taglio quando l’erba ha raggiunto un’altezza compresa tra gli 8 e 10 cm