1/6 – Introduzione

Seminare qualcosa è un atto che per molti significa qualcosa di importante. Far nascere una piccola pianta e poi farla crescere non è semplice. Bisogna tener conto di alcuni fattori e di alcune precauzioni importanti. Generalmente quando si semina, il primo delicato e fragile germoglio verrà avvistato nel terreno dopo circa una ventina di giorni. Chiaramente vorremmo vedere le nostre piantine sbucare nel giro di pochi giorni. Proprio per goder della visione della pianta nata e cresciuta dalle nostre mani. Quest’ultima infatti viene generata attraverso i semi per mezzo delle nostre cure amorevoli. Vediamo, quindi, come far germogliare i semi in maniera molto efficace.

2/6 Occorrente

  • Semi
  • Carta da cucina
  • Stimolatore per radici
  • Cubetti di lana di roccia
  • Terriccio
  • Contenitori

3/6 – Impiegare l’ovatta

Tra le soluzioni più adottate, facili ed immediate c’è quella di utilizzare la “vecchia” e buona carta da cucina bagnata oppure l’ovatta. Il metodo consiste, quindi, nell’appoggiare all’interno di essa i semi. Grazie alla capacità assorbente della carta o dell’ovatta, verrà rilasciata la giusta quantità di acqua necessaria al seme. Ciò significa che dovrete prestare attenzione alla quantità dei liquidi. Perché una quantità eccessiva o una quantità inferiore ucciderebbe comunque le radici dei semi. Una volta spuntati i germogli traslocateli direttamente nel terriccio eliminando l’ovatta e la carta.

4/6 – Piantare i semi in terreno

Un altro metodo altrettanto efficace è quello di piantare i semi nel substrato del terreno e non nelle profondità. Significa che dovrete praticare un piccolo foro con il dito indice e lì inserire il semino. Praticamente verrà messo a circa cinque o dieci millimetri dalla superficie. Quindi di conseguenza, riuscirà ad emergere dal terreno in brevissimo tempo. Non dovendo percorrere centimetri e centimetri di terra. Questo sistema molte volte assicura il mantenimento del seme perché esso, quando viene piantato troppo in profondità nel terreno troppo umido, rischia di marcire. In superficie, invece, si tasterà con mano il livello di umidità del substrato sotto il quale viene inserito il seme. Quindi si può decidere se e quando è necessario bagnare un po’ il tutto.

5/6 – Usare il sistema dei cubetti di lana di roccia

Per i più sfaticati, o per chi ha poco tempo o, ancora, in caso di mancanza totale di pollice verde, il consiglio, invece, è quello di utilizzare il sistema dei cubetti di lana di roccia. Sono dei cubetti di silicato ricavato dalla roccia dove poter seminare al loro centro i semi, riponendoli in acqua irrorata di stimolante per radici. Quindi collocandoli in un contenitore di plastica che manterrà l’umidità al punto giusto. Un ultima e importante raccomandazione fondamentale: non si dovrà innaffiare fino a quando non compariranno i germogli, cosa che accadrà nel giro di pochissimi giorni dalla loro semina.

6/6 Consigli

  • Se si ha spazio in un armadietto, rinchiuderci i contenitori seminati: al buio germogliano più velocemente
  • Prima di piantare i semi nel substrato del terreno è opportuno lasciarli in ammollo in acqua e stimolatore per radici

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