1/6 – Introduzione
Il glicine, altrimenti conosciuto sotto il nome di “Wisteria”, è una pianta dal bel colorito violaceo, che risulta perfetta per pergolati robusti a cui farla aggrappare, è adornare così il vostro balcone, terrazzo o il giardino. Ovviamente, è possibile comprarla dal fioraio o in un vivaio, ma farla germogliare da se, è certamente più appagante. In questa guida, vedremo nel particolare come far germogliare i semi di glicine secchi.
2/6 Occorrente
- baccelli di glicine
- cotone idrofilo
- acqua
- terreno preferibilmente argilloso
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Innanzitutto, la prima cosa da fare consiste nel recarsi dal fioraio o in un vivaio, per procurarsi dei baccelli di glicine in cui potete trovare collocati i semi al suo interno. Se, invece, preferite raccoglierli dal terreno, il periodo migliore è settembre. Per riconoscerli, orientatevi verso degli involucri color marrone, simili a dei fagioli che pendono dalla pianta. Bisogna farli seccare tutto l’inverno. In primavera si apriranno i baccelli: adesso potete estrarre i semi da piantare.
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Ovviamente, i semi che troverete al suo interno, saranno parecchio seccati. Per ammorbidirli, è sufficiente utilizzare dell’acqua. Ecco come fare. Prendete un po’ di cotone idrofilo e bagnatelo. Adesso, inserite quattro o cinque semi di glicine. Può essere necessario scartavetrarli leggermente su un lato prima di riporli all’interno del batuffolo di cotone. Dopo qualche giorno, i semi saranno germogliati e finalmente sarà possibile piantarli.
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Il glicine è un tipo di pianta che si adatta con facilità a qualsiasi tipo di terreno o location in generale. L’unico accorgimento consiste nell’accertarsi che, una volta che la pianta sarà cresciuta, abbia a disposizione un supporto in cui le sarà possibile arrampicarsi. Comunque, idealmente, il glicine richiede un terreno argilloso, ricco e ben drenato. Inumidite il terreno, e alloggiate i semi a soli pochi millimetri di profondità. Verso metà maggio, quindi bisognerà che passino uno o due mesi, la piantina inizierà a crescere e a darvi le prime soddisfazioni. N. B.: non forzate in alcun modo l’apertura del baccello: i semi saranno maturi solo quando questo si aprirà in maniera del tutto spontanea.
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Per quanto riguarda l’annaffiatura, il glicine è un tipo di pianta che richiede acqua circa due o tre volte a settimana. In inverno, invece, è anche possibile sospendere un tipo di annaffiatura così frequente. Infine, nei periodi di siccità, è piuttosto opportuno aumentare la dose, ma senza eccedere.