1/4 – Introduzione
La rosa, della famiglia delle rosaceae, è un genere che comprende circa 150 specie, suddivise in numerose varietà con infiniti ibridi e cultivar, originarie dell’Europa e dell’Asia, di altezza variabile da 20 cm a diversi metri, comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la rosa canina (la più comune), la rosa gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la rosa glauca (frequente sulle Alpi), la rosa pendulina (comune sulle Alpi e l’Appennino settentrionale) e la rosa sempervirens. Il nome generico deriva dal latino rosa, con tradizione dotta o semidotta (assenza di dittongo ascendente -uo- e pronuncia sonora della -s- anche nella parlata toscana), forse perché la tradizione della coltivazione di rose si era interrotta nell’Alto Medioevo ed era iniziata di nuovo in età carolingia. Nei passi della guida a seguire sarà illustrato come far sopravvivere le roselline in casa.
2/4 – Coltivare le rose
La rosellina è impiegata come pianta ornamentale nei giardini, per macchie di colore, bordure, alberelli, le sarmentose o rampicanti per ricoprire pergolati, tralicci o recinzioni, le specie nane dalle tinte brillanti e con fioriture prolungate per la coltivazione in vaso sui terrazzi o nei giardini rocciosi. Industrialmente si coltivano le varietà a fusti eretti e fiori grandi, per la produzione del fiore reciso, che occupa in Italia circa 800 ettari, localizzati per oltre la metà in Liguria, il resto in Toscana, Campania e Puglia.
3/4 – Potare e annaffiare costantemente
Quando la pianta perde tutti i fiori e le foglie, taglia i rami fino ad un centimetro appena dalla terra e lasciala a riposo in un posto che non sia troppo luminoso e caldo; annaffia le roselline costantemente ma più di rado rispetto alla frequenza quotidiana. Ricorda che è importantissimo che la terra sia sempre umida e non si secchi troppo: in questo modo a primavera potrai vedere le foglie tornare e la tua pianta tornerà a fiorire.
4/4 – Esporre la piantina alla luce diretta
La cosa migliore per una pianta di roselline è di essere espiantata e messa in un’aiuola di giardino, perché si tratta di una pianta da esterno. Se però fa piacere tenerla in casa, è necessario innanzitutto che sia in un ambiente fresco, non in una delle stanze più calde. Deve essere anche un posto luminoso; la piantina non deve essere esposta alla luce diretta perché la farebbe appassire anzitempo. Annaffia la pianta ogni giorno, badando ad usare un filino di acqua diretta dal rubinetto a bassa pressione. Rimuovi costantemente dalle foglie in eccesso che si sono essiccate ed elimina anche le corolle morte, in quanto in questo modo la pianta può respirare e non disperdere energie per far sopravvivere le parti morte.