1/5 – Introduzione
Il ferro fluido non è altro che un liquido che si polarizza facilmente, ed è in grado di assumere le forme più strane. Tuttavia, il ferro fluido non si comporta come una calamita liquida, non attrae il ferro ma, se avviciniamo un campo magnetico, questi piccoli magneti, detti dipoli, si dispongono parallelamente alle linee di forza del capo magnetico. Può essere utile in vari esperimenti chimici e dimostrazioni di vario genere sul magnetismo, e come ci mostra SachiKo Kodama, per creare opere d’arte. Questa guida spiegherà come ottenere questo composto con un budget molto basso e con delle procedure semplicemente realizzabili da tutta la fascia degli interessati a questo genere di esperimento. Seguite adesso gli utili suggerimenti che vi propone questa guida per saperne di più su come fare il ferro fluido.
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Il ferro fluido è facilmente fabbricabile in casa propria. Uno dei vari metodi consiste nell’utilizzare toner per stampanti laser, miscelati con olio vegetale in proporzione: 100 mg toner 4 cucchiai d’olio. Questa è la soluzione più semplice ed immediata, ma bisogna usare la massima precauzione nel maneggiare il toner, inalandolo comporterebbe gravi danni al sistema respiratorio per le componenti chimiche tossiche presenti oltre al ferro.
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Un secondo metodo consiste nell’usare le famose lane d’acciaio, quelle adoperate per levigare e ripulire superfici (sono preferibili quelle industriali alle domestiche). Riponete la lana d’acciaio in un pentolino, ed usando una fonte di calore elevata che può essere sia un cannello a gas sia un accendino con una fiamma corposa, vedrete che si formeranno piccole pagliuzze, che al tatto rilasceranno cumuli di polvere. Coprite il pentolino con una calza in nylon e filtrate tutti i residui. Il risultato dovrebbe essere una polvere nera e sottilissima, alla quale andranno aggiunti, mescolando con un cucchiaino, pochi cucchiai d’olio a vostra discrezione (fino a quando non’avra raggiunto una certa densita). Anche in questo caso il processo è terminato ed il ferro fluido è pronto.
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Possiamo estrapolare molecole di ferro dalla sabbia, aiutandoci con una calamita che ripuliremo continuamente mettendo da parte la polvere nerastra ottenuta. Lo stesso processo può essere ripetuto utilizzando invece della sabbia la pellicola di una cassetta VHS dopo averla bruciata. Se proprio vogliamo andare comodi sarà necessario recarci in un negozio di saldature e chiedere della polvere magnetica di controllo. In ognuno di questi tre procedimenti la proporzione di liquido viscoso (olio in questo caso) deve rimanere stabile, più volte ripeterete l’esperimento e più sarà facile determinare i grammi di sostanza oleosa da impiegare, ma canonicamente il rapporto è di 1:1.