1/7 – Introduzione
Al giorno d’oggi non si ha molta pratica con il metodo del “fai da te”. Uno degli elementi più utilizzati quando vengono compiuti dei piccoli lavoretti, è la carta vetrata. Questo strumento abrasivo viene utilizzato in molteplici campi. Quindi ha diverse applicazioni. In questa guida vedremo brevemente come fare la carta vetrata.
2/7 Occorrente
- Policotone
- Macchinari industriali
- Granelli di sabbia
- Resina
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È paradossale che un materiale così abrasivo, possa rendere una superficie tanto liscia e levigata. A dispetto del nome, la carta vetrata spesso non viene costituita da carta, ma da un materiale chiamato policotone. Il primo passaggio ha luogo srotolando il tessuto in un macchinario dotato di testina stampante; i rulli, dotati di testine magnetiche in gomma, stampano sul tessuto le caratteristiche del prodotto. Il tessuto passa quindi sotto altri rulli che applicano a caldo uno strato adesivo sul lato non stampato.
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A questo punto si passa a misurare la densità mediante un sistema computerizzato. Quest’ultimo verifica se lo strato viene applicato correttamente. Subito dopo si trasporta il tessuto in una camera elettrostatica sotterranea e proprio in questo ambiente caldo e umido si creano le condizioni perfette per fissare i granelli abrasivi elettrostaticamente. I granelli vengono versati nella camera attraverso una griglia, dove un apposito trasportatore spinge i granelli sotto il tessuto arrotolato tra gli elettrodi e i dischi di molatura. Questi producono un campo elettrico che scatena una specie di piccola tempesta di sabbia. Mossi dall’elettricità i granelli si incollano e si fissano allo strato adesivo, distribuendosi omogeneamente sul tessuto.
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Il tessuto, ora ricoperto di granelli, può ritornare al piano superiore dove dei tecnici verificano. Infatti, esaminando la superficie al microscopio e calcolando il peso del materiale, controllano che la preparazione stia proseguendo sui giusti binari. La fase successiva, è una delle più importanti, e consiste nell’inserire la carta vetrata in un forno di circa novanta metri. Dove il materiale viene sottoposto a tre zone di cottura, e in cui le alte temperature hanno l’effetto di fissare definitivamente i granelli all’adesivo. La carta vetrata ora risulta abbastanza ruvida, ma il lavoro non lo si può definire ancora ultimato. Bisogna infatti passare uno strato di resina sulla superficie abrasiva che lega i granelli alla base. Dopo aver fatto asciugare la resina, i rotoli di carta abrasiva vengono disposti in magazzino dove vengono tagliati su misura. Ecco dunque svelati tutti i segreti che portano alla produzione di questo materiale così importante per tutti gli amanti del bricolage!
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7/7 Consigli
- Prima di cominciare il procedimento verificate la presenza di tutto il materiale necessario