1/9 – Introduzione

I punti di unione e tramezzo vengono generalmente utilizzati per unire in modo molto decorativo due pezzi di tessuto, ma possono essere impiegati anche per eseguire una cucitura o un orlo decorato non ribattuto. Attraverso il seguente tutorial andremo a spiegarvi, passo dopo passo, come fare questi due tipi di punti, che sono sicuramente quelli più conosciuti e utilizzati dalle nostre nonne: si tratta di quello “incrociato” e il tramezzo a punto annodato. Queste tecniche sono molto semplici da eseguire, a condizione che abbiate già una buona dimestichezza con questa tipologia di lavorazione e col ricamo in generale; in caso contrario si consiglia di esercitarsi nell’esecuzione dei punti base per poi passare successivamente a questi più elaborati.

2/9 Occorrente

  • Ago da ricamo
  • filato per ricamo (a scelta)
  • Tessuto o un oggetto da personalizzare (cuscino, tovaglia ecc…)

3/9 – Realizzare il tramezzo a punto incrociato

Cominciamo a vedere come si deve procedere per realizzare il tramezzo a punto incrociato: innanzitutto, partendo da sinistra sul bordo superiore, fate uscire il filo dall’interno attraverso la piega, quindi fate passare l’ago attraverso la piega sul bordo inferiore dal dritto al rovescio, un punto sulla destra, tenendo il filo a destra. A questo punto procedete facendo passare l’ago attraverso la piega superiore dal dritto al rovescio, un punto sulla destra, tenendo il filo a destra. Infine, per completare il lavoro dovrete semplicemente ripetere questi due punti prendendo i bordi in modo alternto incrociando il primo punto.

4/9 – Fare il tramezzo a punto annodato

Vediamo ora come si deve procedere per fare il tramezzo a punto annodato: partendo da sinistra sul bordo superiore, cominciate col far passare il filo dall’interno verso la piega, quindi fate passare il filo da dritto a rovescio attraverso la piega sul bordo inferiore, dove dovrete iniziare il nuovo punto, ricordandovi di tenere sempre il filo a destra. Arrivati a questo punto sarà necessario far passare l’ago sotto i fili da sinistra a destra, quindi, con il filo formate un cappio sopra i fili e fate passare l’ago. Per concludere la lavorazione, quello che dovrete fare ora è semplicemente continuare a realizzare questi due punti eseguendo dei nodi alternando i bordi.

5/9 – Creare l’orlo

Durante l’esecuzione di questi lavori è molto importante sapere che si possono utilizzare i punti di unione e tramezzo per realizzare delle decorazioni su lingerie, applicazioni in pizzo, su orli di vestiti o come cuciture decorative. Potete anche utilizzarli per la realizzazione di decori sulle lenzuola o sulle tende. Ancora, potete realizzare questo punto su tessuti leggeri o di medio peso, per esempio la batista di cotone, lino o doppione di seta: l’effetto su questa tipologia di tessuti è davvero sorprendente. Ad ogni modo, ricordatevi che prima di iniziare a cucire sarà importante rifinire per bene i bordi realizzando un orlino sottile oppure unite le pieghe di tessuto.

6/9 – Scegliere il filato

Per ottenere un buon risultato potete seguire con precisione i seguenti consigli: innanzitutto utilizzate una buona qualità di filato per il ricamo, ma soprattutto tenete conto del fatto che la stoffa deve essere bella tesa. Come accade per quanto riguarda il normale lavoro di cucito, potete scegliere il tipo di ago da utilizzare, tra quello sottile o quello più grosso. La scelta dell’ago dipende dal tipo di filato e il tipo di tessuto che state utilizzando. Infine, il titolo e il colore del filato dovrebbe essere scelto in relazione ai toni e agli spessori di filato adatti per enfatizzare l’aspetto tridimensionale e realistico del ricamo

7/9 – Valutare lo spessore del filato

Prima di iniziare una qualsiasi lavorazione di ricamo è importante sapere che i filati destinati al ricamo, così come accade per quelli per i tessuti, esistono con diverse grossezze e spessori: è quindi necessario poterli distinguere per poter scegliere quello più adatto alle proprie esigenze. Non essendo praticamente possibile misurarne il diametro neanche in modo approssimativo, si ricorre alla cosiddetta titolazione. La titolazione dei filati è un procedimento che si basa essenzialmente sulla conoscenza di due grandezze del filo: la lunghezza ed il peso e serve per determinare in modo efficace lo spessore del filato.

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9/9 Consigli

  • Utilizzate un panno da stiro per proteggere la surficie del lavoro quando stirate.
  • Consiglio un ago con cruna grande.

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