Come fare il trompe l'oeil
Il Trompe l'oeil è una tecnica pittorica che, attraverso espedienti quali prospettive e giochi di luci, mira a creare un’illusione (dal francese “tromper” = “ingannare”, “l'oeil” = “l'occhio”) creando scorci visivi di straordinaria bellezza.
Come scegliere la carta da parati
Nata come tecnica murale, il trompe l'oeil si diffonde in Europa nel Seicento, periodo in cui gode di grande fortuna, assumendo i caratteri di un genere pittorico autonomo, basato sulla filosofia dell’inganno percettivo.
Sfruttando la prospettiva e l’accurato realismo dei soggetti, grazie a questa tecnica è infatti possibile ricreare su di una superficie piana, oggetti e paesaggi che restituiscono la percezione di tridimensionalità, facendo apparire gli spazi più ampi di quello che in realtà sono.
Tipico del trompe l'oeil è ad esempio creare finte porte e finestre su di un muro, riproducendo in maniera estremamente realistica la relativa veduta sugli spazi esterni (giardini, cortili, campi, cieli, ecc.). In tal modo il muro stesso ‘scompare’, restituendo l’illusione di una profondità che i realtà non appartiene a quel dato ambiente e mettendo contemporaneamente in comunicazione l’interno con un esterno, che per quanto fittizio, risulta molto realistico e suggestivo.
Lo spettatore si trova così di fronte ad una illusione del reale, percependo come tridimensionale ciò che in realtà è bidimensionale. Grazie all’inganno prospettico il trompe l'oeil dà vita ad una realtà ‘inesistente’, creata artificialmente attraverso mezzi pittorici.
Trompe l'oeil Fai da Te
Dal punto di vista della tecnica, affinché l’illusione risulti efficace, è richiesta all’esecutore un’approfondita conoscenza del disegno, delle regole prospettiche, dell'uso che chiaroscuri e degli effetti di luce, oltre alla perfetta padronanza dell'uso del colore e delle sfumature. Si inizia stabilendo ciò che si desidera far apparire, ovvero il soggetto su cui si andrà a lavorare.
E’ quindi indispensabile considerare il punto di vista dell'osservatore rispetto al dipinto, individuando i punti privilegiati da cui ci si troverà ad osservare l’opera, così da scegliere la posizione migliore per realizzare il dipinto. Eseguita una prima bozza su carta, si riporta il soggetto sulla parete (o pannello), conferendogli le giuste dimensioni.
Terminato il disegno, inizia quindi la fase pittorica vera e propria e di decorazione, durante la quale ci si serve di colori ad olio, a tempera o acrilici. Ci si dedicherà prima alle aree più estese (cielo, mare, prato, ecc.) e alle zone più lontane, per poi avvicinarsi mano a mano al punto di vista dell’osservatore, così che le dimensioni degli elementi aumentino gradualmente. Fondamentale a questo punto è la cura delle ombreggiature, grazie alle quali il dipinto apparirà tridimensionale e assolutamente realistico.
In epoca moderna, in cui la popolarità del trompe l'oeil ha subito una progressiva curva discendente, tra i maggiori interpreti di questa tecnica segnaliamo Escher, Dalí e Diego Rivera. Assolutamente innovativo è invece l’interpretazione data a questo genere pittorico da artisti quali Julian Beever, autore di incredibili ‘trompe d'oeil da marciapiede’ realizzati con gessetti colorati, in cui dai pavimenti stradali si aprono enormi voragini che restituiscono vedute di mondi sotterranei affascinanti, quanto, a volte, spaventosi.