Alzi la mano chi non ha mai fatto un collage. È una delle attività più gettonate a scuola, ma anche una tecnica particolarmente amata dagli artisti. Da quando Picasso lo ha inventato ai primi del ’900, non c’è corrente pittorica che non l’abbia sposato. Oggi è il turno degli street artist che lo reinterpretano nei loro murales. «Sono rimasto conquistato da questa tecnica che mette insieme immagini e parole» spiega l’artista palermitano Demetrio Di Grado.
Protagonista della controcultura hip hop degli anni ’90, è passato dal mondo dei writer allo street collage e oggi puoi vedere le sue opere su molti muri siciliani e di tutto il mondo. «Con l’esplosione dei social, siamo stati sommersi di fotografie e il collage le rielabora e le utilizza, proponendo opere sempre diverse, spesso con un forte contenuto sociale». Per i suoi lavori Demetrio si serve di foto vintage e scritte in carattere stampatello. «Faccio incetta di scatti d’epoca nei mercatini dell’antiquariato, dove trovo vecchie riviste. Ingrandite, colorate e attaccate a un muro acquistano nuovi significati».
Puoi cominciare dall’album di famiglia
Se vuoi provare, procurati una base in cartoncino. E per fare scorta di tante immagini e scritte, armati di forbice e ritaglia riviste, volantini pubblicitari, vecchi libri, lettere e quaderni d’altri tempi. «Questa è un’arte che non richiede particolari doti artistiche, ma un elevato grado di creatività» specifica Di Grado. «Se vuoi fare un quadro da appendere in casa puoi partire dalle foto di famiglia che hanno un valore affettivo». Fotocopiale o fanne delle scansioni, a colori o in bianco e nero. Puoi usare anche gli scatti del tuo smartphone, magari modificandoli prima con i filtri e le app apposite.
Accanto all’immagine centrale, dovrai accostarne altre o aggiungere delle scritte. Per esempio la frase che il nonno ripeteva di continuo ed è diventata un tormentone, oppure puoi mettere uno sfondo fantascientifico, per esempio Marte, se la passione di famiglia è viaggiare. «Sfogliare le riviste, ritagliare le immagini e assemblarle è un lavoro che richiede pazienza. Ma è il momento dell’assemblaggio il più delicato. La composizione deve avere una certa armonia, che ottieni abbinando colori, soggetti e scritte» continua lo street artist. «Prima di incollare, fai delle prove per capire come combinare il materiale che hai». Per attaccare i pezzi sul cartoncino un po’ spesso, l’ideale è utilizzare la colla acrilica specifica per collage o per il découpage. Se sei alle prime armi, però, puoi anche servirti di una colla in stick.
Collage in dimensioni più grandi per i murales
Chi ha una buona manualità può creare un collage su una parete di casa. Il procedimento non cambia, ma l’immagine centrale dovrà avere dimensioni importanti perché diventi il fulcro di tutto il lavoro. In cartoleria o in copisteria, puoi ingrandire o trasformare quella che scegli in una fotocopia gigante (per una stampa su carta di un metro per un metro spendi dai 6 ai 20 euro).
Assicurati che l’ingrandimento venga fatto con una stampante laser e non a getto d’inchiostro, che si scioglie al contatto con l’acqua. L’alternativa è rivolgersi ai siti di stampa online: Pixum.it è specializzato in poster di fotografie, con myphotobook.it puoi anche aggiungere scritte, disegni e sfondi. La colla da usare è quella classica da tappezzieri. Parti dall’immagine centrale, poi aggiungi il resto in dimensione reale o ingrandito.
Per saperne di più
→ Se sei in vacanza in Sicilia, puoi partecipare ai workshop dell’artista Demetrio Di Grado, alloggiando all’Afea Art & Room. È una struttura ricettiva nel centro di Palermo, arredata e decorata con opere degli street artist di tutta Italia. Il workshop include una sessione tecnica con l’artista.
→ In Calabria non perderti le opere di Mimmo Rotella, l’artista che ha inventato i décollage, ottenuti strappando e assemblando i manifesti cinematografici e pubblicitari. Li trovi alla casa della memoria
a Catanzaro.
→ Al Guggenheim Museum di Venezia puoi vedere gli esordi di questa tecnica, a partire dai primi lavori di Pablo Picasso. Il collage è stato poi ripreso dai futuristi: Carlo Carrà nelle sue opere usava i volantini del tempo di guerra.
→ Le ultime evoluzioni le trovi su Instagram. Non perderti i ritratti geometrici di Naomi Vona (@mariko_koda), artista italiana che trova la materia prima nei vecchi archivi, i paesaggi fantascientifici Mohanad Shuraideh (@vertigo.artography) e la magia dei lavori di Joe Webb (@joewebbart).
I ritratti di Maria Rivans sono famosi in tutto il mondo
I collage della designer inglese Maria Rivans hanno fatto il giro del mondo. Si tratta perlopiù di ritratti di donne iconiche, circondate di oggetti che assomigliano a un copricapo, ma che in realtà cercano di illustrare le protagoniste. «In fondo è un’evoluzione di quello che facevo da piccola: scarabocchiando mentre guardavo alla televisione i vecchi film degli anni ’60 e assorbivo la cultura pop». Oggi i suoi lavori sono esposti in tutto il mondo dalla Saatchi Gallery di Londra alla GalerieBhak di Seul.