1/4 – Introduzione
Un tetto è quello che comunemente l’architettura annovera tra le diverse tipologie di coperture. Il tetto è l’elemento strutturale e formale, che completa e delimita la parte superiore di un edificio. Un tetto esegue sostanzialmente la funzione di proteggere l’ambiente sottostante dagli agenti atmosferici. Con il passare degli anni, l’uomo è riuscito ad arricchire lo studio e la scoperta di tecniche sempre più evolute. Dunque ha potuto approfondire gli effetti delle problematiche, che maggiormente interessano la struttura del tetto. Questa guida analizzerà la possibile evoluzione di un tetto. In quali termini, e con quali modalità, si può realizzare la costruzione di un tetto attraverso l’impiego di travi lamellari. Cosa sono esattamente le travi lamellari? Le travi lamellari sono strumenti per le costruzioni con il legno. Le travi lamellari si originano dal legno dell’abete rosso. Questo legno speciale bisogna lasciarlo essiccare con particolari tecniche. Ciò avviene allo scopo di eliminarne le imperfezioni. In questo modo le travi lamellari si presentano senza i difetti che ne comprometterebbero la densità e la consistenza. Fare un tetto in travi lamellari è un’operazione complessa. Al tempo stesso, con delle buone capacità manuali, è possibile realizzarne uno.
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Il legno lamellare è divenuto, negli ultimi tempi, di uso sempre più frequente. Lo si utilizza moltissimo nella realizzazione dei manti di copertura. In particolare per i più moderni complessi architettonici. Non a caso, infatti, l’impiego di questo tipo di tetto in legno presenta notevoli vantaggi. Uno dei vantaggi risiede nella maggiore duttilità e versatilità del materiale lamellare. Le travi lamellari sono molto più dense e compatte rispetto al legno massiccio. Il loro aspetto è più omogeneo, privo di nodi o difetti. Questo fa sì che gli architetti, o i progettisti, possano rendere una struttura compatta. Oltre che molto elegante. Le travi lamellari valorizzano il lato creativo delle forme. Inoltre questa tipologia di legno si caratterizza per un’elevata resistenza alla combustione. Accade che dopo alcuni minuti dalla combustione sulla superficie del legno si crei un particolare strato. Tale strato rallenta la tempistica necessaria alla propagazione delle fiamme. Questo legno è risultato, infine, idoneo alla costruzione di strutture antisismiche. Un’altra delle sue pecurialità è infatti la leggerezza. Per questi motivi le travi lamellari rappresentano il materiale ideale per fare un tetto.
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La costruzione di un tetto richiede ovviamente un elemento iniziale. Ossia che a monte vi sia la stesura di un preciso e professionale progetto. Tale progetto non dovrà mancare di elementi importantissimi. Ad esempio il disegno dell’elemento architettonico. O il dimensionamento delle strutture portanti di quest’ultimo. Le dimensioni delle travi dipendono dalla grandezza della superficie del tetto da realizzare. E naturalmente dal loro posizionamento. Posizionamento rispetto ad elementi esterni, o adiacenti, al tetto stesso.
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A valle di un’analisi progettuale di un tetto in travi lamellari è possibile mettere in atto l’aspetto operativo. Dunque, le travi lamellari per il tetto dovranno risultare disposte sugli elementi portanti. Così come specificato all’interno del disegno esecutivo. È necessario poi ricoprirle interamente con un tavolato perlinato. Questo lo si deve applicare alle travi lamellari tramite chiodatura o avvitamento. Al di sopra delle perline bisogna poi stendere una barriera al vapore. Questo perché la suddetta barriera verrà ricoperta da pannelli isolanti. La barriera dovrà proteggere i pannelli da possibili infiltrazioni d’acqua. È consigliabile applicare uno strato che permetta la ventilazione. Esso bisogna applicarlo al di sopra dell’isolante. In questo modo è possibile dare all’umidità presente la possibilità di evacuare.