1/6 – Introduzione
La pirografia è una particolare tecnica di incisione e decorazione che è applicabile su materiali come il legno, il sughero e il cuoio. Probabilmente è una delle prime forme che l’uomo abbia avuto a disposizione per disegnare, anche se nessun reperto è sopravvissuto fino ad oggi. Inizialmente la pirografia non era considerata una forma di arte vera e propria ma più che altro una sorte di attività tribale. Nello specifico veniva adottata per decorare manufatti come strumenti musicali, utensili e vasi. In origine si utilizzava una punta di ferro incandescente, mentre oggi invece sono disponibili dei moderni pirografi (trasformatori elettrici a bassa tensione) collegati a delle puntine sulla estremità di un pennino e che solitamente sono in nichel, cromo o platino. In riferimento a tutto ciò, ecco una guida con alcuni utili suggerimenti su come fare una pirografia semplice.
2/6 Occorrente
- Pirografo
- Flatting trasparente
- Carta carbone
3/6 – Trasferire il disegno sul legno
Per fare una pirografia semplice per prima cosa su un foglio di carta bisogna tracciare il disegno che si vorrà poi trasferire sul legno, e tale operazione si può eseguire con la carta carbone. Si tratta quindi di un procedimento davvero semplice, visto che la carta carbone trasferisce esattamente la forma che abbiamo disegnato sul foglio della superficie del legno. Fatto ciò, si può accendere il pirografo elettrico e procedere come descritto nel passo successivo della presente guida.
4/6 – Ricalcare il disegno con il pirografo
Dopo aver trasferito il disegno dalla carta al legno, si può dunque accendere il pirografo e attendere il riscaldamento della punta (alcuni minuti). Il passo seguente è quello di ricalcare con sufficiente pressione ma non troppa, le linee del disegno. L’operazione deve avvenire il più uniforme possibile per tutto il contorno. Per ottimizzare il risultato, è importante che l’impugnatura del pirografo sia perpendicolare alla superficie del legno su cui stiamo ricalcando. Successivamente, si può spegnere il pirografo e attendere che si raffreddi prima di cambiare la punta di forma universale con una adeguata alle sfumature con cui vogliamo arricchire la nostra opera lignea. Una punta grossa è consigliabile infatti per le linee decise, invece una più sottile è ideale per le finiture. Per fare un esempio se si tratta di immagini floreali, la prima conviene usarla per i petali e la seconda per ricalcare i pistilli ed i ramoscelli.
5/6 – Correggere le sbavature
In commercio per i pirografi sono disponibili anche altre tipologie di punte e ognuna con forme differenti; infatti, troviamo quella a triangolo, a tavoletta, conica, piatta, sferica e a pettine. Se non si è esperti nel settore, ci vorranno un po’ di tentativi per capire quali tipi di punte bisogna utilizzare per realizzare nel migliore dei modi le proprie idee artistiche. Premesso ciò, una volta completato il lavoro di pirografia semplice, conviene utilizzare della carta vetrata che ritorna utile per correggere eventuali errori durante l’uso del pirografo come ad esempio sbavature ed eccessivi solchi, purché questi ultimi non siano troppo profondi. A margine il consiglio ulteriore è di usare degli inchiostri indelebili, e a lavoro ultimato di cospargere l’intera superficie interessata dalla pirografia con del flatting trasparente che serve per proteggere i colori e farli durare a lungo.