1/5 – Introduzione
Molto spesso la nostra veranda o il gazebo da giardino con l’inesorabile passare del tempo, necessitano di alcuni piccoli interventi di manutenzione al fine di salvaguardarli. In questa guida però daremo maggior risalto ad un ambito ben preciso, ossia come procedere alla copertura di queste strutture con il cosiddetto ondulato. Nello specifico si tratta di un materiale compatto, disponibile a rotoli e quindi già assemblato che non richiede saldature. In riferimento a ciò, ecco alcuni utili consigli su come fissare l’ondulato.
2/5 Occorrente
- Ondulato
- Trapano elettrico
- Viti
- Stucco epossidico
- Vetroresina
3/5 – Adagiare sul tetto il primo ondulato
La prima lastra ondulata si deve adagiare sul tetto partendo dalla gronda, e naturalmente montandola con l’asse del canale posto nel senso dello scorrimento delle acque. In corrispondenza degli arcarecci o travicelli di legno sottostanti e sui colmi delle onde alte, si praticano con il trapano elettrico dei fori da nove millimetri, posti alla distanza di trenta/quaranta centimetri gli uni dagli altri. La seconda lastra deve essere posata di fianco alla prima, ed in modo che si sovrapponga di almeno un’onda. A questo punto si dovranno praticare degli altri fori che con delle viti consentono di tenerle ben ferme.
4/5 – Procedere con l’applicazione delle altre lastre
Le lastre dovranno sporgere dal filo parete sottostante almeno di venti/venticinque centimetri. Il gancio doccia preferibilmente in rame, va fissato con viti sugli arcarecci o sui travicelli sottostanti. Terminata di montare una fila orizzontale di lastre e fermate con i tiranti di cui sopra, si procede con l’applicazione delle altre, facendo attenzione che questa seconda fila sormonti la prima di almeno venticinque centimetri circa. Mettete dei speciali cappucci di plastica sotto le teste delle viti, in modo che facciano perfettamente tenuta e impediscano quindi la penetrazione dell’acqua. Inserite le viti e avvitatele. Quando avrete fissato il primo ondulato, collocate il secondo in posizione in modo tale che si sovrapponga al primo di un’ondulazione e mezza. A questo punto, forate entrambi i fogli e il legno in maniera che i fori per le viti coincidano alla perfezione e consentano quindi un fissaggio saldo e regolare dei due fogli a contatto. Continuate a fissare gli altri fogli in questa maniera, forando e applicando le viti con i cappucci protettivi e avvitandole fino a termine del lavoro.
5/5 – Sigillare le giunture
Come misura protettiva finale, sigillate le parti sovrapposte con dello speciale nastro trasparente, che viene solitamente fornito dal costruttore. Se tuttavia intendete sigillare le giunture in un modo più sicuro e a prova di infiltrazioni d’acqua, il consiglio è di optare per della resina epossidica che in commercio è reperibile in barattolo e che si applica con una spatola. In alternativa è possibile anche usare della vetroresina la cui modalità di applicazione e la seguente. Per prima cosa tra le giunture dell’ondulato vanno inserite delle apposite garze adesive plastificate. Una volta completata la posa su tutto il perimetro dell’ondulato, potete applicare la vetroresina compattandola con una spatola e nel caso procedendo con due passate. I tempi per l’asciugatura di questa sostanza epossidica sono tendenzialmente lunghi (circa 8 ore), per cui tale lavoro è consigliabile eseguirlo nel periodo estivo ovvero quando le piogge sono del tutto assenti o rare. Infine è importante aggiungere che la vetroresina è disponibile nelle classiche tonalità rosso mattone ma anche bianca, trasparente e di altri colori tipici di un tetto ondulato ovvero verde scuro e marrone.