1/7 – Introduzione
Per fabbricare il vino in casa, bisogna avere molta dedizione e conoscenze specifiche. I possessori di una vigna sanno bene che per fare il vino è necessario seguire un rito ben preciso. Dopo la vendemmia, risultano obbligatorie sei fasi. La diraspatura, la pigiatura, la fermentazione, il travaso, la chiarificazione e l’imbottigliamento. Nel seguente tutorial relativo alle bevande alcoliche, vediamo come imbottigliare il vino in casa. Qualora intendessimo farlo da soli, non abbiamo bisogno di avere una vigna. Possiamo infatti limitarci ad acquistare il vino sfuso e dopo procedere al suo imbottigliamento. Cominciamo immediatamente la spiegazione di questo procedimento di media complessità.
2/7 Occorrente
- Bottiglie di vetro
- Tappi di sughero o plastica
- Imbuto o tubo da travasi
- Cantina
- Vino del produttore o del rivenditore di fiducia
- Guanti protettivi
- Tappa-bottiglie
3/7 – Trasferire il vino in bottiglie di vetro adatte dal colore verde o marrone
Sempre più di frequente si decide l’acquisto delle damigiane di vino dal produttore oppure dal rivenditore di fiducia. Questo avviene non soltanto per motivi economici, ma anche per una maggiore attenzione alla qualità. In questo caso, risulta necessario trasferire la bevanda dentro bottiglie di vetro che si hanno in casa. Gli obiettivi di questo trasferimento sono l’ottimizzazione degli spazi, l’affinamento del vino ed il lungo mantenimento dello stesso. La fase iniziale della procedura consiste nel procurarsi bottiglie di vetro dalla forma adeguata per svolgere i compiti purificatori nella cantina. I vini a lunga maturazione dovranno avere una spalla larga per mantenere i depositi. Anche il colore è davvero importante e quello da preferire è il verde o il marrone. Queste tonalità aiutano a mantenere lontane le contaminazioni della luce sul vino.
4/7 – Scegliere i tappi giusti, detergere gli oggetti da usare nel processo ed indossare guanti protettivi
Il secondo elemento da selezionare bene riguarda i tappi delle bottiglie in vetro. Il classico monoblocco di sughero risulta ancora la migliore scelta, anche se la meno economica. Questo deve avere una lunghezza di almeno “4-5 cm” e non presentare delle crepature. I tappi di plastica sono da provare soltanto qualora il vino da imbottigliare è giovane o bianco. La fase successiva prevede il lavaggio e l’asciugatura degli oggetti che interverranno nel processo, incluso i tavoli e gli utensili. In caso contrario, si formeranno delle muffe che rovinano il gusto del vino. Le norme essenziali di igiene costringono l’impiego di guanti durante la manovra con gli alimenti, soprattutto quando dovranno riposare a lungo prima di venir consumati.
5/7 – Travasare il vino con l’imbuto o il tubo da travaso, tappare le bottiglie di vetro riempite e conservarle mettendole in orizzontale
Adesso bisogna travasare il vino nelle bottiglie di vetro, seguendo due metodi alternativi. Qualora il recipiente fosse piccolo (come una damigiana da “500 cl”), possiamo adoperare un normale imbuto. Se il contenitore risulta più grande, dobbiamo impiegare un tubo da travasi reperibile in un negozio di hobbistica o ferramenta. In quest’ultimo caso, dobbiamo mettere il tubo da travaso nel recipiente contenente il vino ed aspirare rapidamente la bevanda con la bocca. Senza arrivare a deglutire il vino, inseriamo subito il tubo da travasi dentro ciascuna bottiglia disponibile. Una volta riempite tutte le bottiglie di vetro, chiudiamole mediante l’apposito utensile tappa-bottiglie. Il vino andrà conservato presso una zona fresca e buia, in posizione orizzontale.
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7/7 Consigli
- Conservare il vino in un luogo asciutto, lontano da sbalzi di temperatura e raggi solari.
- Scegliere bottiglie di vetro dal colore marrone o verde.