1/8 – Introduzione

Incidere le piastrelle è un’antica arte che si svolgeva fin dall’antichità. La delicatezza della ceramica ne fa purtroppo un materiale facilmente danneggiatile, per questo incidere una piastrella richiede maestria e molta pazienza, oltre ad un tocco delicato ma deciso allo stesso tempo. In questa guida vedremo come svolgere un lavoro fai da te che spesso è molto complicato per chi non è esperto. Questo però in realtà non è vero, visto che per incidere le piastrelle basta usare i giusti utensili e seguire certi consigli per svolgere il lavoro. In questa guida spiegherò come incidere le piastrelle, attraverso pochi e semplici passaggi daremo utili suggerimenti in merito.
Mettiamoci all’opera.

2/8 Occorrente

  • tagliapiastrelle
  • pinza a pappagallo

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Di norma si usa incidere le piastrelle con l’apposito strumento, il tagliapiastrelle. Questo utensile stacca con precisione strisce sottili lungo il bordo. Si scalfiscono strisce di spessore minimo e si spezzano con la tenaglia. Nel caso non si voglia fare un incisione lineare e precisa allora si passa al secondo metodo.

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Questo richiede l’uso di una smerigliatrice angolare. Per tagli complessi e non lineari si utilizza questo strumento, la smerigliatrice angolare. La linea di separazione prevista va tracciata su nastro adesivo. Se invece si vogliono modificare le piastrelle per tubi e simili allora si usa la pinza a pappagallo.

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Infatti si scavano gli incavi lungo i bordi delle piastrelle con una pinza a pappagallo. Per i tubi si può usare anche un altro metodo. Usare il disco della smerigliatrice angolare e incidere il bordo della piastrella che si vuole eliminare per far passare il tubo e con la pinza si stacca il pezzo da scartare.

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Approfondimenti e curiosità:

La piastrella (denominata anche “mattonella” o “pianella”) è un elemento architettonico usato per rivestire le superfici di pavimento e muri come rifinitura e anche con fini artistici. La figura professionale che si occupa della sua installazione è detta piastrellista. La piastrella rientra all’interno della categoria dei prodotti semilavorati edili. Caratterizzata da spessore ridotto (oggigiorno lo spessore minimo va da 4 a 15 mm), può presentare forme geometriche molteplici (quadrati, rettangoli, esagoni, ecc.), formati variabili (15×15 cm, 15×20 cm, 20×20 cm, ecc.) e può essere realizzata con materiali diversi (laterizio, graniglia, marmo, ceramica, cemento, ecc.), in alcuni casi la tolleranza dimensionale della piastrella può essere relativamente alta rispetto alla misura dichiarata, si tratta comunque di decimi di millimetro in più o in meno, in questo caso il lotto di piastrelle riporterà una lettera alfabetica correlata al calibro effettivo e dichiarato del lotto di piastrelle. La resistenza all’abrasione superficiale della piastrella si misura in PEI (che va da 0 a 5) tramite il quale si misura la capacità dello smalto della piastrella di resistere al calpestio, al passaggio di persone, di mobili o di macchinari, senza perdere le caratteristiche estetiche originali. La “capacità di attrito” di una piastrella (cioè la resistenza allo scivolamento di un corpo sulla sua superficie) è determinata dal processo di trattamento della superficie stessa, la quale potrà essere levigata, bocciardata o lavorata in modo tale da non renderla del tutto liscia. Per ottenere piastrelle più resistenti, l’impasto va cotto a temperature maggiori affinché l’argilla solidifichi con una maggiore densità molecolare.
Incidere una piastrella è un lavoro alquanto delicato, che va effettuato con tranquillità e precisione. Bisogna essere concentrati per non rischiare di rompere il delicato materiale. Se siete alle prime armi e avete paura di commettere qualche errore, non preoccupatevi, con un po’ di pratica e seguendo le istruzioni di questa guida riuscirete a svolgere un ottimo lavoro. Non mi resta che augurarvi buon lavoro.
Alla prossima.

7/8 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=q_u5ZSM4L58

8/8 Consigli

  • Fate molta attenzione

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