1/7 – Introduzione
Si chiama “felting” o “fulling” il processo per infeltrire la lana, ed ottenere un materiale compatto e morbido perfetto per la realizzazione di spille, borse, cappelli e pantofole. Tuttavia, in commercio è disponibile in pannelli pronti, già lavati e colorati in tinta unita o in numerosi colori, ma per gli amanti del fai da te sarà certo più divertente e gratificante seguire tutto il procedimento di produzione. A tale proposito, ecco una guida con alcuni consigli su come infeltrire la lana.
2/7 Occorrente
- Filato con 100% fibre di lana
- Recipienti di varie misure
- Sapone all’olio di pino
- Acqua calda
3/7 – Disporre di un filato di lana
Infeltrire la lana con la tecnica del fai da te, è un metodo abbastanza semplice che porterà ad ottenere un ‘tessuto’ senza trama o ordito. In tal caso sarà sufficiente avere a disposizione del filato al 100% realizzato in fibra di lana grezza, senza alcuna presenza di elementi acrilici o di altre sostanze sintetiche. Fatta questa importante premessa, va aggiunto che i fattori che contribuiscono all’infeltrimento delle fibre di lana sono tre e precisamente: l’umidità, il calore e il lavoro meccanico. In rifermento a ciò, nei passi successivi della guida viene spiegato in modo dettagliato come metterli in atto per raggiungere lo scopo prefissato.
4/7 – Miscelare acqua calda e sapone
Per cominciare, si prepara un composto a base di sapone ed acqua calda, miscelando quindi circa 1-2 cucchiai (5-10 ml) di sapone con un litro di acqua, dopodichè si procede a sfregare la lana con le mani opportunamente insaponate. Inoltre la lana va immersa in acqua molto calda, ovvero ad una temperatura di circa 40 gradi. Il sapone liquefatto a base di olio di pino è il più indicato, poiché rende il liquido moderatamente alcalino e nel contempo neutralizza le sostanze acide. Questo processo facilita l’ispessimento e nel contempo la dilatazione delle fibre. Inoltre, la superficie della lana con l’utilizzo del sapone scivola molto più facilmente, favorendone l’infeltrimento. Per ottimizzare il risultato è tra l’altro necessario preparare due recipienti, di cui uno con il sapone e l’altro per risciacquare. È tuttavia importante esercitare una certa pressione sugli strati di lana con una mano, perciò è meglio posizionarli su un supporto rigido come ad esempio un tavolo protetto da tela cerata o plastica, o anche su una vecchia tavoletta di legno specifica proprio per il bucato. La pressione sulla lana permette di eliminare l’aria dalle fibre ed avvicinarle tra loro.
5/7 – Massaggiare le fibre
L’operazione descritta nel passo precedente porta già all’infeltrimento, ma il materiale è ancora sottile e poco resistente, per cui volendo massimizzare il risultato è necessario adottare un altro accorgimento. In tal caso con la mano ben insaponata, bisogna massaggiare la superficie della lana con dei movimenti rotatori che vanno dall’esterno verso l’interno e viceversa. Quando poi le fibre durante la lavorazione si raffreddano, si aggiunge dell’altra acqua calda e del sapone. Un consiglio ulteriore per raggiungere il risultato ottimale, è di fermarsi per lasciar riposare la lana, e poi ricominciare maneggiandola pezzo per pezzo e sfruttando al massimo l’elevata temperatura dell’acqua.
6/7 – Risciacquare la lana in acqua fredda
Se la lana si attacca alle mani si deve tuttavia aggiungere un po’ di sapone, mentre se tutta la superficie si solleva insieme ed in modo compatto, allora significa che il processo di infeltrimento è terminato. Per completare il lavoro si può risciacquare la lana in acqua fredda, e poi farla asciugare prima di utilizzarla come filato per lavorarlo ai ferri o all’uncinetto, e creare alcuni manufatti come ad esempio cappellini e borse o semplicemente usarlo a matasse per imbottire dei cuscini da adagiare su divani e poltrone oppure sul letto.
7/7 Consigli
- Se la lana si attacca alle mani aggiungere altro sapone
- Se la lana si solleva in modo compatto, il processo è completato