1/9 – Introduzione
L’orticoltura è una delle attività più antiche praticate dall’uomo. Quest’ultima serve a produrre ortaggi e frutti, essenziali per integrare il nutrimento di tutti. La natura, infatti è in grado di provvedere al nutrimento, allo sviluppo e alla difesa del proseguimento della specie. Oggi la coltivazione dell’orto viene prodotta sia in campagna che nei terrazzi e balconi. Naturalmente, la corretta progettazione dello spazio per creare un orto in terrazzo è piuttosto complessa, poiché bisogna tener conto di caratteristiche mutevoli. Pertanto per avere un buon raccolto, viene suggerito di scegliere terreni ampi. Ultimamente l’agricoltura amatoriale ha conosciuto un vero boom. Tanto che anche chi vive in città, prova a coltivare un piccolo orto. Ma se avete un terreno abbastanza ampio, il vostro progetto risulterà migliore. Quindi se anche voi volete arricchire la vostra tavola con ortaggi e frutta fresca, assicuratevi di avere tutto il necessario e iniziate. Nella seguente guida vi spiego come iniziare a fare l’orto.
2/9 Occorrente
- Rastrelli
- Vanghe
- Irroratrice a spalla
- Rullo manuale
- Concime naturale
- Zappe
- Forbici
- Compost
- Paletti
- Reti
- Carriola
- Motozappa
- Acqua
- Cesti
- Semi vari
- Piantine
3/9 – Progettare l’orto
La prima cosa che dovete fare è quella di progettare l’orto. Per cominciare tracciate su un foglio millimetrato in scala le misure dell’appezzamento del vostro terreno. Questa operazione vi consentirà di stabilire, il percorso dei vialetti tra le parcelle. Quest’ultimi, devono risultare piuttosto larghi per essere percorribili e far passare la carriola. Mentre le parcelle possono essere di misure variabili. Se non avete tanto esperienza, basterà che tracciate due linee a croce, equivalenti ad altri vialetti principali, che dividono lo spazio in quattro quadrati uguali. Dopodiché, dividete ogni quadrato in parcelle rettangolari dove potrete seminare i vostri ortaggi. Invece nello spazio centrale, potete piantare una pianta da frutto come il limone.
4/9 – Preparare il terreno
A questo punto, passate a preparare il terreno. In questa fase dovete controllare l’appezzamento, accertandovi che sotto non passano tubi o altro. Dopodiché, pulite il terreno, zappatelo e rastrellatelo. Levate tutte le erbacce e rivoltate le zolle con la vanga. Per avere dei risultati duraturi, fate questo lavoro in maniera accurato, altrimenti dopo pochi giorni cresceranno di nuovi le piante infestanti. Nel corso si questa vangatura, potete aggiungere delle sostanze ammendanti per correggere il pH del terreno. L’ideale per iniziare a seminare sarebbe quello far passare una stagione intera, in questo caso l’inverno. Lo scopo della preparazione del terreno è quello di renderlo poroso e soffice e, nello stesso tempo, di eliminare le erbacce infestantil.
5/9 – Concimare il terreno
L’abbondanza di un raccolto dipende sopratutto dalla quantità di nutrimento, che il terreno fornisce alle piante. Quindi per aumentare la resa del suolo, dovete ricorrere a concimare il terreno. Questo lavoro consiste, nell’arricchire il terriccio delle sostanze nutritive che scarseggiano. I concimi o fertilizzanti possono essere artificiali o naturali. Ovviamente, quest’ultimi sono da preferire. Il concime più usato è il letame o stallatico, ottenuto dalla fermentazione di un miscuglio di escrementi di animali e di sostanze vegetali (paglia e fieno). Un altro concime è la torba, un tipo di carbon fossile. Un’altra tecnica che potete utilizzare è il sovescio. Quest’ultimo consiste nel sotterrare nel campo erbe e foglie. Mentre i concimi chimici sono quelli più diffusi e in genere sono composti da sali di azoto, fosforo e potassio.
6/9 – Preparare le parcelle
Adesso è arrivato il momento di preparare le parcelle. Quindi dopo aver rastrellato con cura il terreno, procedete a preparare i letti di semina. Prendete spunto dal disegno che avete fatto e tracciate il perimetro. Mettete i vari paletti e livellate le parcelle. Se il vostro terreno risulta pesante e umido, provvedete a sistemare in ogni parcella una quantità maggiore di terra. In questo modo le piante che cresceranno, risulteranno sopraelevate e un po’ infossate e verrà impedita la continua evaporazione dell’acqua piovana e di annaffiature.
7/9 – Coltivare le piante
Per concludere potete cominciare a coltivare le piante. La prima fase consiste nel scegliere come volete farle riprodurre. I metodi sono due: per semina o con le piantine. Di solito vengono scelti entrambi. La produzione degli ortaggi viene ottenuta, tramite seme, come le zucchine, le melanzane e i pomodori e in genere tutte le piante a ciclo breve. Mentre la propagazione per via organica, viene praticata per ottenere nuove piante della stessa varietà di alberi da frutto e piante aromatiche a base legnosa, come il rosmarino. Una volta seminato e impiantato le piante, passate alla vera e propria coltivazione. Questo stadio consiste nel controllare spesso le piante. Quindi togliere spesso le erbe infestanti e zappettare, sarchiare e rincalzare il terreno. Dopodiché, dovete irrigarle per somministrare acqua alle piantine.
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9/9 Consigli
- Per proteggere il terreno attorno alle piante, praticate uno strato di pacciamatura. Il materiale organico che di solito viene consigliato è composto da paglia, foglie secche e compost. Il miscuglio va distribuito sul terreno in uno strato di circa venticinque centimetri