1/5 – Introduzione
L’innesto è una delle pratiche maggiormente utilizzate per le piante da frutto. La tecnica serve infatti ad ottenere nuove piante da un solo esemplare, e nel contempo riesce a dare una resa maggiore allo stesso impianto principale, arricchendolo anche esteticamente. Se dunque abbiamo un nocciolo, ed intendiamo ottimizzarne i frutti, dobbiamo necessariamente provvedere all’innesto.
Vediamo dunque, con questa guida, come innestare il nocciolo.
2/5 Occorrente
- Un barattolo di plastica o di metallo zincato, o resina in pasta
- Nocciolo
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Per quanto riguarda nello specifico il nocciolo, tra i vari tipi di innesto quello più appropriato, è comunemente chiamato innesto a marza. Si tratta di una tecnica che avviene sfruttando una sola gemma fruttifera, su cui va fatto un taglio obliquo e poi incastrata sul portainnesto, dove si pratica lo stesso taglio, in modo che le due superfici a contatto, corrispondano perfettamente.
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Per i noccioli abbastanza grandi, l’innesto a marza può comunque avvenire anche su tre gemme, sempre con il medesimo taglio. La tecnica, consente inoltre di eliminare tutti i rami spogli o che non hanno più di due gemme, in modo da farlo crescere sano, rigoglioso e ricco di germogli. Molti esperti del settore, sostengono tuttavia che la tecnica a marza può essere leggermente modificata per quanto riguarda il taglio; infatti, se quest’ultimo avviene ad “elle” (sempre all’inizio del periodo vegetativo), la sua forma acuminata si inserisce ancora meglio nel ramo che funge da portainnesto, e garantisce una maggiore tenuta. Ogni pianta fruttifera e specialmente l’albero del nocciolo, richiedono dopo l’innesto un’accurata legatura, poiché eventuali fessure, potrebbero far penetrare aria e umidità, facendola poi marcire. La legatura diventa quindi un accorgimento indispensabile per salvaguardare l’albero, e per non vanificare il lavoro di innesto.
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Questa tecnica per innestare il nocciolo può avvenire in due modi differenti, ovvero con un manicotto utilizzando un barattolo di plastica o di metallo zincato, o più semplicemente acquistando una resina in pasta, dall’aspetto biancastro che come un collante serve ad otturare fori e fessure, e nel contempo (se acquistato in centri specializzati), a tenere lontano gli afidi che si nutrono del legno di nocciolo. La pasta viene infatti miscelata con dei prodotti chimici che servono anche per disinfettare la zona su cui è stato praticato l’innesto, quindi a prevenire infezioni a seguito del nostro intervento sulle gemme fruttifere.