1/8 – Introduzione
Per quanto riguarda la pianta dell’ulivo, l’innesto permette delle ottime possibilità di radicamento e una buona qualità di produzione. Difatti, l’ulivo fa fatica a riprodurre bene per seme, altrimenti darebbe vita in prevalenza a varietà selvatiche scarsamente produttive. Per questo motivo, sopraggiunge l’innesto, il quale rappresenta una delle principali tecniche di propagazione dell’ulivo.
Questo metodo di coltura si pratica in agricoltura, nei vivai e anche nei giardini. Di solito, l’innesto di questa pianta viene eseguito da coltivatori esperti. Tuttavia, conoscendo le giuste tecniche, anche gli amanti del giardinaggio potranno cimentarsi senza commettere errori. In questo articolo quindi, andremo a vedere insieme come innestare l’ulivo.
2/8 Occorrente
- pianta di ulivo
- Innesto
- Zeppa
- Marze
- Mastice
- Corda
- Cesoie
3/8 – Stagione adatta
L’innesto dell’ulivo ha bisogno di speciali condizioni climatiche. La primavera costituisce il momento più idoneo, poiché la linfa scorre con maggiore intensità. La temperatura ottimale per innestare l’ulivo è di 20-25°C, mentre l’umidità non dovrà essere inferiore al 50%. Così facendo, eviteremo la disidratazione della pianta.
Gli innesti possono essere eseguiti fra piante appartenenti a famiglie differenti, ossia che non possiedono una relazione filogenetica. I tagli andranno fatti in maniera netta e con delle cesoie dalle lame ben affilate. Il mio consiglio è di disinfettarle prima di utilizzarle su qualsiasi tipo di pianta. Le zone cambiali invece, devono risultare in perfetto contatto e la superficie innestata deve essere ricoperta con accuratezza, tramite l’apposito mastice per la recisione.
4/8 – Innesto a spacco
A questo punto, per effettuare l’innesto “a spacco”, dovremo ritagliare le estremità inferiori delle marze e formare un cuneo avente superfici oblique di circa “5 cm”. Successivamente, potiamo l’ulivo a capitozza e apriamo una fenditura verticale.
Manteniamo aperto il taglio con una zeppa e inseriamo le marze, collocandole ai due margini non troppo estremi. Rimuoviamo la zeppa stessa e ricopriamo la fessura verticale con il mastice. Infine, stringiamo il fusto mediante una corda, in modo tale da tenere bloccato l’innesto.
5/8 – Innesto a corona
Se invece utilizzeremo l’innesto “a corona”, le marze dovranno già possedere due o tre gemme robuste. In questo caso, ritagliamo le estremità inferiori degli oggetti creando una “V” e potiamo l’ulivo a capitozza. Pratichiamo dunque, qualche incisione orizzontale sulla corteccia del porta innesto (a “5-6 cm” l’una dall’altra) ed eliminiamo la corteccia attorno ai tagli eseguiti.
Dopodiché, inseriamo le marze negli spacchi formati e ricopriamoli con il mastice. Anche in questo caso, dovremo utilizzare una corda da avvolgere intorno al fusto dell’ulivo, per garantire un ottimo contatto tra le zone cambiali.
6/8 – Innesto a gemma
L’innesto più famoso è di certo quello “a gemma”, nel quale la marza non è composta da una parte di ramo, ma da un pezzo di corteccia a forma di scudo con all’interno una gemma. Innanzitutto, dovremo incidere una “T” sulla corteccia del soggetto, lunga circa 2 cm e alta 5 cm.
In seguito, solleviamo i lembi e inseriamo all’interno della fessura l’oggetto a forma di scudo. Ricopriamo il tutto con una pellicola o del nastro adesivo, sempre per garantirsi che l’innesto regga perfettamente.
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8/8 Consigli
- se un innesto non funziona, bisogna lasciare sulla zona colpita un pò di vegetazione originale, altrimenti la pianta d’ulivo andrà a seccarsi parzialmente