1/4 – Introduzione
L’elettropompa, o pompa elettrica, è un attrezzo che si presta a diversi utilizzi: è ideale per il gonfiaggio e lo sgonfiaggio della maggior parte degli elementi gonfiabili e per aspirare o immettere qualsiasi tipo di fluido. I componenti principali di un’elettropompa sono: la pompa centrifuga a più passi, il motore trifase a induzione, la camera di tenuta, il cavo di alimentazione
e i controllori di superficie. Viene utilizzata in ambito industriale, ma anche nelle piscine e per eseguire alcuni lavori domestici. La sua installazione potrebbe risultare complicata per i meno esperti, ma seguendo alcune indicazioni è possibile farlo in maniera autonoma. Vediamo allora come installare un’elettropompa.
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Dopo aver acquistato l’elettropompa, prima di procedere al montaggio, è importante conoscere a fondo l’apparecchio, consultando il manuale d’istruzioni, a cominciare dai preliminari e dalle indicazioni inerenti la capacità di aspirazione di metri cubi di acqua al secondo. Per quanto riguarda l’alimentazione, spesso un’elettropompa richiede un contatore trifase, o anche uno normale, ma di almeno 6 KW.
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Con tutto l’occorrente a disposizione, possiamo dunque procedere all’installazione a cominciare dalla preparazione del supporto della pompa. Il supporto può essere sia in metallo che in muratura, anche se quest’ultimo è particolarmente indicato se la pompa è proprio per la piscina, poiché non si arrugginisce durante l’immersione totale o parziale. La realizzazione conviene dunque farla in misto muratura con una copertura esterna in vetroresina sigillata con del silicone. A questo punto, appoggiamo l’elettropompa sulla base, e la fissiamo poi con i fischer in dotazione nel kit di montaggio. Successivamente procediamo con il collegamento dei gomiti e dei tubicini per lo scarico e l’aspirazione, distinguendoli bene tra loro in base alle indicazioni del manuale.
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Per quanto riguarda le tubazioni aspiranti, se l’elettropompa è ad immersione, queste devono essere impermeabili e le migliori sono quelle in PVC flessibili. Queste, infatti, sono ideali perché si modellano facilmente lungo le pareti o in angoli retti della struttura ospitante l’impianto. Da non dimenticare dopo il fissaggio delle tubazioni e di eventuali raccordi, di utilizzare delle fascette stringitubi, che devono garantire resistenza alla pressione dell’acqua, che potrebbe farle sganciare e non far funzionare più in modo corretto l’elettropompa.