1/5 – Introduzione
Il regolatore di pressione è un congegno idraulico progettato per evitare di danneggiare l’impianto idraulico a causa dell’eccessiva pressione dell’acqua. Alcune compagnie che gestiscono i servizi idrici, infatti, spesso distribuiscono l’acqua ad una pressione molto superiore a quella raccomandata, ovvero di 5 bar per un impianto idraulico domestico. Questo mette i tubi sotto una sollecitazione maggiore, aumentando le probabilità di perdite e rotture a lungo termine. Inoltre, una pressione troppo alta può apportare uno spreco d’acqua, che può arrivare fino al 50%. Ma ora vediamo come installare un riduttore di pressione.
2/5 Occorrente
- Riduttore di pressione
- Seghetto per ferro
- Filiera
- Stoppa
- Chiave inglese
- Filtro autopulente
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I riduttori di pressione possono differire fra loro poiché ognuno ha una funzione specifica, per cui all’atto dell’acquisto è necessario fare un confronto tra le varie caratteristiche tecniche. Un buon riduttore deve inoltre garantire una portata d’acqua, subordinata alla grandezza delle tubazioni presenti nell’intero impianto idrico. Ovviamente acquistandone uno con la portata giusta, si evitano rischi di ritorni di pressione che potrebbero farli esplodere, con susseguente perdita di enormi quantitativi d’acqua.
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Il vantaggio del posizionamento dell’apparecchio nella linea idrica è che una volta chiuso l’impianto con l’apposita chiave d’arresto (a valle), il riduttore limita la stessa pressione proprio a valle, e in base al livello che abbiamo stabilito e regolato. Il riduttore va installato all’ingresso dell’abitazione subito dopo il contatore, in modo da regolare la pressione solo di un tratto di linea che ci interessa. Fatta questa precisazione, possiamo aggiungere che il lavoro deve sempre iniziare con il montaggio di un filtro autopulente o un dissabbiatore con un grado di filtrazione massima di circa 400 micron.
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Dopo aver chiuso la chiave d’arresto, con un seghetto tagliamo la tubazione nel tratto stabilito e con delle filiere circolari, creiamo la filettatura su ambo i monconi, che devono ovviamente corrispondere a quella del riduttore, che ne ha a sua volta uno per lato. A questo punto, dopo aver messo un po’ di stoppa, possiamo avvitarlo dolcemente con le mani, facendo attenzione a non intaccare i fili della filettatura, e poi procedere con la stretta finale utilizzando una chiave inglese. Il riduttore adesso va tarato sull’apposita manopola graduata, e poi successivamente facciamo la prova per constatare che effettivamente funzioni in modo corretto.