In questo tutorial vi vogliamo svelare tutti quanti i misteri relativamente al trattamento del Cashmere, dandovi diverse e semplici indicazioni, partendo da come lavare tali capi di lana. È inutile sottolineare quanta magia e morbidezza si intreccia nel Cashmere, che è una fibra tessile piuttosto pregiata, creata con il pelo della capra hircus. Capire come mantenere, nel corso del tempo, tutta la sua sofficità che lo rende ricco e prezioso di fascino, è molto interessante.

Modalità dei lavaggi a mano ed in lavatrice

Ci sono delle accortezze comunque che si possono fare anche quando viene fatto il lavaggio domestico. Sia nel caso dove l’indumento venga lavato a mano, sia se venga posto in lavatrice. Il cashmere viene impiegato nella creazione di sciarpe, di cappelli, di maglioncini e di plaid. Essi sono tutti capi di abbigliamento che hanno bisogno di essere lavati con una buona frequenza. Dal momento che si sporcano con molta facilità. Si potrà ricorrere all’uso della lavanderia, e senz’altro la loro professionalità farà in modo di mantenere sano il capo relativo.

Il contatto con l’acqua permette alle fibre diverse di Cashmere di aprirsi

Il contatto con l’acqua permette alle fibre diverse di Cashmere di aprirsi. Mediante l’uso di un detergente comune, vengono inoltre tolti tutti quanti i residui di lavorazione. E anche lo sporco che si viene a creare per contatto con la pelle. In aggiunta, mediante l’ammorbidente, le fibre risulteranno essere maggiormente scivolose.

Se pensate di scegliere per un lavaggio in lavatrice, è essenziale che nel programma, venga impostata una centrifuga leggera al termine del ciclo di lavaggio. Tutto questo potrà favorire la fuoriuscita del “vello”, tipico del Cashmere, facendolo apparire immediatamente morbido.

Come procedere con il lavaggio a mano

Per quanto riguarda l’operazione di lavaggio a mano, sarà bene preparare una bacinella contenente l’acqua tiepida, poi dovrete sciogliere al suo interno un po’ di sapone neutro delicato, ideale per lana trattata. Ora dovrete immergere il capo, facendogli assorbire tutta quanta l’acqua per bene, in seguito dovrete continuare il lavaggio, quindi risciacquate facendo abbastanza veloce.

Non dovrete lasciare in ammollo gli indumenti per un tempo molto lungo, come si usa fare per la rimozione delle macchie difficili sugli altri tipi di tessuti. Esso perché le fibre del Cashmere si tenderebbero a rovinare. In seguito quindi risciacquate in modo delicato con l’acqua corrente o sostituendo, più volte, l’acqua della vaschetta finché non otterrete l’acqua trasparente.

Come procedere con il lavaggio in lavatrice

Se leggendo l’etichetta vi accorgete che c’è anche la possibilità di fare un lavaggio in lavatrice, dovrete a quel punto rovesciare il vostro capo di Cashmere. Oppure lo potrete mettere dentro ad una busta di tessuto usata solitamente per il lavaggio dell’intimo. Dovrete mettere nel cassettino del detersivo, un misurino di prodotto ideale per il trattamento dei capi delicati, ed anche due misurini di ammorbidente. Se preferite, sarà possibile mettere un po’ di aceto nello spazio idoneo alla candeggina, facendo in modo che sarà usato dalla lavatrice per fare l’ultimo risciacquo.

Impostate successivamente, il ciclo “lana” o “capi delicati”, e se è permesso, scegliete per una temperatura di lavaggio nei 30°. Come abbiamo già accennato in precedenza, la centrifuga, servirà per togliere l’acqua che potrebbe fare infeltrire il capo. Questa dovrà essere impostata tuttavia, a bassi giri. Vi consigliamo perciò di selezionare 400 giri, in modo da non strizzare in maniera esagerata il capo di abbigliamento.

Come procedere con il lavaggio a secco

Potrete anche scegliere per un lavaggio a secco, però non è tanto adeguato a tal tipo di lana, perché toglie gran parte della sua sofficità. In aggiunta, tale tipo di lavaggio rende il Cashmere eccezionalmente secco. Per fare l’asciugatura del capo, è bene stenderlo sopra un asciugamano di spugna, per poi avvolgerlo internamente, esercitando una pressione lieve con le mani, facendo in modo da fare assorbire l’acqua residua. Successivamente dovrete srotolare e mettere il capo sullo stenditoio in posizione orizzontale, oppure sopra una superficie piana, lontana dalle fonti dirette di calore, un termosifone, una stufetta, o la luce del sole. Per quanto riguarda invece la stiratura, il capo dovrà restare al rovescio, e la piastra del ferro che viene usata non dovrà essere troppo calda.