1/9 – Introduzione
Il macramè è una tra le tecniche di ricamo più apprezzate nel mondo. Spesso si assimila erroneamente al pizzo o a un intreccio gradevole di nodi, mentre invece si tratta di un tipo di merletto a nodi, che possiede delle radici molto antiche e profonde. Il nome deriva dalla parola araba “migramah” e significa “frangia per guarnizione”. Questo termine, probabilmente, è entrato a far parte della lingua italiana grazie a dei marinai provenienti dalle colonie oltremarine che approdavano in Liguria. Infatti, è proprio una tecnica tipica di questa regione, usata inizialmente esclusivamente per decorare le frange degli asciugamani. Questa guida è rivolta a tutti coloro intendono iniziare a scoprire come lavorare il macramè. In particolare, nei passaggi successivi ci occuperemo di capire come bisogna procedere per lavorare a macramè.
2/9 Occorrente
- Filato di materiale e grossezza desiderata
- Cuscino o tombolo
- Spilli (q.b.)
- Forbici
3/9 – Utilizzare un filo ritorto e resistente
Innanzitutto è necessario premettere che si può utilizzare qualsiasi tipo di filo, che cotone, canapa, lana, juta, fibra sintetica, seta o ciò che preferite. La cosa importante è che sia ben ritorto e resistente. Si inizia appuntando, mediante due spilli, sul cuscino/tombolo il portanodi (un filo orizzontale atto ad accogliere i “fili annodatori”) con due nodi provvisori eseguiti sugli spilli stessi. Ma non si pensi che questa tecnica possa essere realizzata con difficoltà, perché, al contrario, basterà solo un pizzico di pratica per padroneggiarla con una buona disinvoltura.
4/9 – Scegliere il nodo d’avvio
Da questa breve descrizione, risulterà subito evidente come nella tecnica del macramè assuma un’importanza notevole il concetto di nodo. Non a caso, vi sono vari tipi di nodo da poter realizzare con il macramè. Il nodo semplice, come vedremo, rappresenta il tipo più agevole ed iniziale di nodo. Ma poi vi sono anche il nodo piatto e tutte le sue varianti, come il nodo doppio e il mezzo nodo. Successivamente si può lavorare questa tecnica effettuando il cosiddetto nodo giuseppina. Molto conosciuti ed utilizzati sono anche il nodo cordoncino e le noccioline. Per iniziare a lavorare con il macramè, molto importante è anche conoscere i motivi che si possono realizzare con questa tecnica: i più conosciuti sono senza dubbio il nexma, lo jasmine e il warda. Nel prossimo capitolo vi illustreremo, entrando nel dettaglio, come iniziare a lavorare a macramè.
5/9 – Iniziare dal nodo semplice
Come già accennato, bisogna dunque sapere che esistono diversi nodi d’avvio. In questo caso, essendo questa guida rivolta a persone alle prime armi, andremo a descrivere quello più semplice: come prima cosa bisognerà munirsi di un filo di lunghezza non eccessiva, piegarlo a metà facendo coincidere le due estremità. Così facendo, da una parte si sarà formato un “cappio” che bisognerà introdurre sotto al portanodi. Infine, bisognerà far passare l’estremità, all’interno del cappio appena creato.
6/9 – Tendere il filo di destra
A questo punto si può decisamente passare alla lavorazione vera e propria del nodo semplice, quindi, sarà necessario innanzitutto tendere il filo di destra e tenerlo fermo verso il basso e successivamente andremo ad annodare il filo di sinistra su quello in tensione. Quello che si dovrà fare è ripetere questi due passaggi fino al termine del lavoro. Ovviamente, per una buona riuscita del lavoro, è molto importante esercitarsi costantemente, fino a quando non si avrà acquisita la giusta dimestichezza con questa antica tecnica.
7/9 – Realizzare l’oggetto
Oltre al nodo spiegato in questa guida, è bene sapere ve ne sono molti altri (cordoncino, navetta, scambiato, piatto, etc.) e altrettanti se ne possono inventare! Il consiglio è quello di utilizzare sempre dei materiali riciclati, poiché renderanno le creazioni davvero uniche nel loro genere e quindi difficilmente ricreabili. Come abbiamo già spiegato nell’introduzione, in passato il macramè veniva utilizzato solamente per decorare le frange degli asciugamani, ma ora viene utilizzato molto di più. Ultimamente, infatti, stanno spopolando molti bijoux, lavorati mediante questa tecnica: anelli, bracciali, collane, orecchini, decorazioni varie. La fantasia non ha limiti e sicuramente, così come sicuramente non ne hanno i possibili intrecci eseguiti in macramè!
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9/9 Consigli
- Per iniziare a padroneggiare la tecnica del macramè, iniziate col realizzare sempre un nodo semplice