1/5 – Introduzione
Il modo migliore, con cui potere affrontare il lavoro al telaio, è quello di raccogliere un po’ tutti i filati che avete sparsi per casa e di usarli, anche su uno stesso ordito, per vedere gli effetti che si possono ottenere con essi. Con uno stesso filato tessete anche dei pezzi con battitura di diversa intensità: potrete così vedere come, con lo stesso materiale, si possano ottenere tessuti diversi per compattezza e pesantezza. Ecco di seguito qualche consiglio per operare in questo modo e per lavorare con il telaio.
2/5 Occorrente
- filo ritorto
- telaio
- navetta
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Esistono moltissimi tipi di telaio: il telaio a pesi, quello verticale, il telaio a tensione, i telai artigianali, i telai ad alto e basso liccio, a pettine liccio, a spoletta volante e il telaio jacquart. Tutti hanno lo stesso modo di tessitura, un intreccio tra fili perpendicolari, chiamati trama (quella che si infila con la navetta) e ordito.
I materiali che ci servono sono fili, navetta e, appunto, il telaio.
Preparate l’ordito con filati preferibilmente ben ritorti, e non pelosi; infatti, questi ultimi, in ordito, tendono ad attaccarsi tra di loro, rendendo difficile il passo alla navetta. Se proprio volete inserire dei fili di mohair, di cachemere o simili, alternateli ad altri di lana ritorta.
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Ricordate che per ottenere un tessuto di una certa lunghezza, dovete aggiungere alla misura preventivata, circa quaranta centimetri in più, e poi dovrete tagliare dei fili dell’ordito lunghi il doppio della misura così ottenuta. Quindi per le prime volte consiglio di abbondare sul quantitativo di lana da usare. Per la trama, non ci sono problemi di filato: tutti i tipi di lana vanno bene. Inoltre si possono usare senza alcuna difficoltà e con ottimi risultati, i più vari tipi di cotone, realizzando, così, delle vere opere d’arte.
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Prima di tutto dobbiamo alzare il passo dell’ordito. Lavorando con la navetta, contenente un rocchetto di trama, manualmente, dovete farla passare attraverso l’ordito. Fate, però, attenzione a non tirare molto il filo sul lato del tessuto, che ne verrebbe deformato e, nemmeno a lasciarne troppo, perché si formerebbero degli anti estetici anelli, sulle cime. Dopo ogni filato, battete la trama, con un pettine a denti molto stretti, con regolarità, in modo che il tessuto, dall’inizio alla fine, abbia la stessa compattezza. A ogni fine giro si deve cambiare nuovamente il passo dell’ordito, abbassando i licci, che prima erano stati alzati e, alzando quelli che erano rimasti bassi.