1/4 – Introduzione
Alluminio e rame sono due dei metalli più utilizzati in assoluto nella produzione di oggetti di diversa tipologia. In particolare, il rame è il più antico tra i metalli, utilizzato dall’uomo già migliaia e migliaia di anni fa. Lavorandolo nella maniera corretta e aggiungendo alla sua composizione lo stagno, dal rame si ricava un altro metallo, leggermente più prezioso, ovvero il bronzo.
L’alluminio è, invece, il metallo più duttile in assoluto, grazie alla sua capacità di deformarsi quasi completamente prima di giungere all’effettiva rottura. È, inoltre, molto utilizzato perché la sua particolare proprietà chimica protegge le sue parti interne dagli attacchi dell’ossigeno ed evita, quindi, il processo di ossidazione.
Entrambi questi materiali sono più lavorabili dell’acciaio, si possono forgiare e lavorare a sbalzo, con martello e bullino a freddo. Dopo queste lavorazioni risultano essere duri e fragili. Vediamo adesso come procedere per una corretta lavorazione.
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Il rame si presta a diversi tipi di lavorazione. Esso, infatti, può essere forato, segato, limato, tagliato, saldato con brasatura “a forte” o “a dolce”, senza grosse difficoltà. Contrariamente a quanto avviene per l’acciaio, la sua superficie resiste, come avviene anche per l’alluminio, alla corrosione. Esposta all’ aria, la superficie del rame diviene normalmente verde. Se l’ aria contiene biossido di zolfo si forma una patina bruna, che assolve alle funzioni di strato protettivo. Per mantenere la lucentezza rossastra del metallo, la superficie, subito dopo la lavorazione, deve essere protetta con la vernice.
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L’ alluminio invece, è come detto, il metallo più malleabile in assoluto. Proprio come avviene per il rame, deve essere stato forgiato e freddo, divenendo duro e per essere riutilizzato richiede un nuovo procedimento di cottura. La superficie dell’alluminio a contatto con l’ aria forma uno strato di ossido protettivo. Questo metallo può essere forato, limato e lavorato alla mola con una difficoltà praticamente pari allo zero.
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Per contro, non si può saldare con brasature e risulta difficile anche la saldatura autogena, in quanto gli strati di ossido, che si formano in continuazione, non consentono di realizzare una saldatura resistente. Il lavoro, quindi, non si manterrebbe nel tempo. Le unioni di parti di alluminio vengono realizzate anche dagli specialisti per mezzo di incollatura o chiodatura, qualora non si intendesse fare ricorso alle viti.