1/6 – Introduzione
Le erbe infestanti che invadono i manti erbosi sono molte e possono essere distinte in 2 categorie principali: quelle a foglia stretta o graminacee e quelle a foglia larga, tipologia cui appartiene il tarassaco o dente di leone. Le malerbe danno al prato un aspetto disordinato e si definiscono infestanti proprio perché riescono ad invaderlo in pochissimo tempo. In questa guida vedremo come liberare il prato dal dente di leone.
2/6 Occorrente
- estirpatore
- sale o aceto bianco
- diserbante
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Per difendersi dalle infestanti occorre diserbare il prato, ovvero privarlo di quelle erbe che rubano elementi nutritivi, luce, spazio ed acqua al manto erboso. In particolar modo per quanto riguarda il tarassaco, l’intervento deve essere tempestivo, precedente allo sviluppo dell’infiorescenza, dato che i semi bianchi contenuti nel soffione si espandono molto rapidamente, diffondendo in men che non si dica l’infestante su tutto il manto erboso. Questa pianta è provvista di apparato radicale estremamente aggressivo, in grado di assorbire acqua e sostanze nutritive a detrimento del prato; inoltre cresce velocemente, ostacolando l’assorbimento di luce solare da parte del tappeto erboso. È quindi necessario combattere il dente di leone con tenacia e costanza.
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Le infestazioni limitate possono essere tenute sotto controllo estirpando manualmente le singole piante appena compaiono, assicurandovi di aver estratto completamente le lunghe radici, compresi stoloni e rizomi che, altrimenti andrebbero a formare nuove piante. Il momento migliore per estirparle è in primavera, durante il periodo di maggior sviluppo vegetativo, quando il terreno è umido, dopo una pioggia abbondante o una buona irrigazione. Aiutatevi con un estirpatore: grazie alla sua forma, penetra in profonditá nel terreno e distacca il fittone, che va poi prelevato manualmente. Si può anche cercare di contrastare la crescita del tarassaco coltivando delle piante a portamento prostrato che, ricoprendo il terreno completamente, vadano a soffocare le infestanti.
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Qualora il problema fosse molto limitato, potete ricorrere a metodi ecologici e casalinghi quali depositare 1 cucchiaiata di sale grosso da cucina alla base di ciascuna piantina di tarassaco oppure, una volta estirpato l’apparato radicale, distribuendo dell’aceto bianco nel foro praticato nel terreno, per bloccarne l’eventuale ricrescita. Se invece dovete combattere una forte infestazione di dente di leone, è consigliabile ricorrere a degli erbicidi antiparassitari appositi, da distribuire sulle piantine. Acquistate un diserbante sistemico (in grado di essere assorbito dalla pianta, così da colpire sia la parte aerea sia quella sotterranea dell’erbaccia), oppure un prodotto ormonico, specifico per infestanti a foglia larga. Il trattamento andrebbe effettuato seguendo scrupolosamente le istruzioni riportate sull’etichetta e possibilmente in giornate senza vento, in modo che il diserbante non venga deviato su altre piante. In commercio troverete anche trattamenti in formulazione liquida, da diluire in acqua con l’irrigazione e diserbanti in combinazione con fertilizzanti granulari, da distribuire con lo spandiconcime.
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Il miglior metodo per combattere il tarassaco consiste nell’intervenire con assiduitá e cura alla manutenzione del prato. Innanzitutto impiegando sementi di buona qualità; quindi irrigandolo alla bisogna, rasandolo con costanza ed un tosaerba, provvedendo alla sua concimazione. A questo proposito sarebbe buona norma arricchirlo, fornendogli sostanze nutritive sotto forma di compost e pacciamatura. Se seguirete questi semplici consigli vedrete che otterrete un bel prato sano, che rappresenta la miglior arma contro l’insediamento delle malerbe.