1/5 – Introduzione
Questa guida vi sarà utilissima se al vostro edificio, ufficio, magazzino, locale, casa, giardino avete realizzato un impianto a norma di legge che riguarda la messa a terra, cioè la possibilità di scaricare a massa l’elettricità generata da un voltaggio da 230 in su. Infatti in questa guida vi spiegherà come misurare la resistenza di terra. Non tutti sanno infatti che è possibile testarlo utilizzando uno strumento specifico. Esso serve per constatare appunto l’efficienza dell’impianto. È utile farlo per completare un lavoro realizzato ad arte.
2/5 Occorrente
- Voltometro
- Picchetti in metallo
- Fasce di rame
3/5 – Lo strumento utile
Tanto per iniziare, dovremo capire quale strumento e come utilizzarlo per eseguire questa prova. Si tratta di uno strumento di rilevazione di resistenza simile a quello che vedete illustrato nella figura introduttiva, e poi avrete bisogno di picchetti o generalmente chiamate “puntazze” che si inseriscono nel suolo ad una certa profondità (in genere un metro di profondità). Se non disponiamo di terra nuda, dovremo eseguire il test in un cortile piastrellato dove utilizzeremo in questo caso fasce di 30 x 30 cm in rame che andranno bagnate e posizionate alla stessa distanza dei picchetti.
4/5 – Il rilevatore
Dovremo aver chiaro come utilizzare e cosa fare con lo strumento rilevatore. Dovremo creare, appunto, un ponte elettrico. Vediamo come. Utilizzeremo due dei picchetti a nostra disposizione e li posizioneremo: il primo a circa 15 metri di distanza dallo strumento ed il secondo ad una distanza di 10 metri in riferimento al pozzetto di messa a terra che si troverà ad una distanza di circa 5 metri. Vedremo che si verrà a creare una stella a tre punte se non un triangolo. Come già riferivamo, la profondità dei picchetti dev’essere di almeno un metro, indicativamente stessa distanza in cui si trova il pozzetto in modo da trovare un’ampia superficie di terra nuda sulla quale si può scaricare in sicurezza senza che avvenga in prossimità della pavimentazione rischiando. Ci assicureremo di aver posizionato correttamente strumenti e picchetti, quindi staccheremo l’alimentazione generale facendo sempre attenzione poiché potrebbero rimanere in carica ancora molti Volts.
5/5 – La misurazione
Assicuriamoci di bagnare un po’ il suolo per proseguire in tutta sicurezza ed in questo modo potremo procedere con la misurazione. Se l’impianto è stato eseguito a regola d’arte seguendo e rispettando le normative vigenti, la rilevazione dello strumento deve darci come valore “ZERO” Ohm e comunque non superiore a 20, tetto massimo consentito dalle norme specifiche. Qualora un solo punto di terra non è sufficiente per la misurazione della massa, sarà necessario crearne degli altri dove vi è maggiore umidità del suolo che tecnicamente tende ad ottimizzare l’efficienza dell’impianto di messa a terra.