1/6 – Introduzione
Nel corso dei secoli l’uomo ha imparato a lavorare i metalli con l’obiettivo di rendere queste creazioni sempre più perfette. Inizialmente i metalli erano utilizzati solo per realizzare oggetti indispensabili per la sopravvivenza. Oggi invece con essi è possibile realizzare qualsiasi cosa, da elementi ornamentali come gioielli ai prodotti in ferro battuto. Le tecniche di lavorazione sono divenute infatti, sempre più sofisticate. La sua grande maneggevolezza permette a questo materiale di essere modellato senza grandi difficoltà. Lavorarlo, tuttavia, richiede una particolare precisione, molta pratica e l’ausilio di una particolare attrezzatura. Ecco dunque come modellare il metallo.
2/6 Occorrente
- Tornio, alesatrice, fresatrice, stozzatrice, limatrice, piallatrice. Per la tecnica wire: fili, pinze e tronchese.
3/6 – Tipi di lavorazione del metallo
Si possono identificare due principali tecniche di lavorazione dei metalli. La prima, definita tecnica di lavorazione a caldo comprende a sua volta la forgiatura (o fucinatura), la fusione e lo stampaggio. La seconda tecnica, definita tecnica di lavorazione a freddo identifica principalmente l’imbutitura. Una delle differenze principali tra i due tipi di modellazione del metallo sta nel fatto che la lavorazione a freddo può essere praticata solo su lastre d’acciaio o d’alluminio.
4/6 – Tecnica di lavorazione a caldo
Le tecniche di lavorazione a caldo sono quelle più diffuse. Grazie ad esse si possono modellare la maggior parte dei metalli. La prima delle tre modalità di modellazione è la forgiatura. Essa necessita di una fucina in cui riscaldare il metallo fino al punto di fusione. Quest’ultimo parametro è caratteristico di ogni singolo metallo. Considerando ad esempio lo stagno, si noterà che il suo punto di fusione sarà bassissimo. In questo caso saranno sufficienti pochi istanti per ridurlo allo stato liquido. La seconda tecnica è quella della fusione. Essa consiste nel fondere il metallo e colarlo in appositi stampi. Si otterranno così oggetti finiti, con una forma già definita. In questo caso, quando il metallo si raffredda, viene separato dallo stampo e sottoposto ad un processo di finitura. Lo scopo è quello di eliminare eventuali sbavature o imperfezioni. La caffettiera ad esempio è uno dei tanti oggetti ottenuti tramite questa modalità. Diversamente dalla forgiatura, lo stampaggio avviene invece tramite l’inserimento del pezzo metallico in un camino, il cui fuoco è alimentato da un mantice. Quando il metallo diviene incandescente si procede a dargli la forma desiderata con l’ausilio di un apposito attrezzo.
5/6 – Tecniche di lavorazione a freddo
Al contrario di quelle precedenti, la tecnica a freddo ossia l’imbutitura, consente di modellare il metallo per obiettivi diversi. Con essa è possibile ad esempio dare una forma concava ad una lamiera in origine piana. Con l’imbutitura vengono realizzati anche oggetti di uso comune come pentole, elettrodomestici, carrozzerie di automobili, coperchi. Questa modalità richiede però l’utilizzo di lamiere di ottima qualità. Materiali scadenti potrebbero infatti compromettere il risultato finale.
6/6 – Tecniche di lavorazione per orificeria
Per finire, un altro tipo di lavorazione dei metalli è quello per l’oreficeria. La tecnica più semplice da utilizzare per chi non è un vero e proprio orafo è la quella definita Wire. Con l’ausilio di pinze a punta piatta e a punta tonda sarà possibile piegare e modellare dei fili di rame, ottone, ferro, argento o oro. In questo modo si potrà dare loro la forma desiderata. Così si potranno realizzare ciondoli, orecchini, collane e bracciali. Tutto il materiale necessario per la Wire si può trovare facilmente nei negozi di hobbistica.