1/6 – Introduzione
La cura del proprio giardino o dei propri vasi è più difficile e ardua di quanto si possa pensare. Il pollice verde è un attitudine, o meglio una competenza, che la si acquisisce nel tempo. Non tutti infatti nascono con le nozioni di giardinaggio ben scolpite nelle propria mente. Solo il tempo e soprattutto l’esperienza riusciranno in qualche modo a farci conoscere e soprattutto appassionare a questo fantastico mondo. Se si cercano piantine semplici da coltivare e che siano anche resistenti, le Petunie sono la specie adatta. I suoi fiorellini possono declinarsi in una infinità di colori e rendere allegri giardini, terrazzi e balconi. Moltiplicare la bellezza di questa specie è semplicissimo. Sarà sufficiente una operazione composta da pochi passi come spiegato in questa guida.
2/6 Occorrente
- Forbici
- Vaso
- Torba
- Sabbia
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Col termine Petunia si indica un genere appartenente alla famiglia delle Solanacee. All’interno di esso si distinguono numerose specie che possono essere annuali o perenni. Anche il portamento cambia. A tal proposito infatti esistono quelle che si sviluppano in maniera eretta. Maggiormente adatte ad essere piantate nel terreno o in grandi vasi. Oppure si sviluppano in maniera ricadente. Quest’ultime utilizzate spesso per i vasi di piccola dimensione appesi alle pareti o al soffitto. Le Petunie si trovano molto facilemente in commercio presso i vivai o anche nella grande distribuzione organizzata. Sono perlopiù ibridi per adattarsi al mercato e quindi si possono acquistare piante con fiori di ogni tonalitá e grandezza, a volte anche bicolori. La straordinaria lunghezza del periodo di fioritura, dalla primavera all’autunno, e la sua rusticitá, la rendono una delle piante più presenti nei giardini italiani.
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Le Petunie sopportano bene gli sbalzi di temperatura, amano sia l’esposizione in pieno sole che l’ombra purché vengano ben annaffiate. Nelle giornate ventose, si consiglia di posizionarle in luoghi riparati perché la struttura dei rami è piuttosto fragile. Sono proprio loro i protagonisti della moltiplicazione. Infatti la talea è il miglior modo per propagare questa specie. L’operazione la si può fare in qualunque periodo dell’anno, ma in primavera il clima aiuta la buona riuscita. Si comincia scegliendo un vasetto, preferibilmente di ceramica, dove verranno messi i rami tagliati. Coprire il buco sul fondo con un pezzetto di coccio rotto. Quindi riempire il vaso con torba setacciata e aggiunta di sabbia nella stessa quantità in maniera che contenga il nutrimento necessario.
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La scelta del rametto migliore non è difficile. Occorre scegliere la porzione nuova che nasce ogni primavera a partire da vecchie piante. Il nuovo getto contiene in sé tutte la vitalità necessaria per far nascere nuove radici. Una volta inserito nel terreno nuovo, chiudere bene il buco e annaffiare abbondantemente. Proteggere la talea in un luogo a temperatura costante (venti gradi circa) e dopo qualche settimana si vedranno comparire le nuove foglioline.
6/6 Consigli
- Da maggio a settembre si consiglia di procedere alla fertilizzazione ogni 15 giorni.