1/7 – Introduzione
La moltiplicazione per propaggine è una tecnica di coltivazione arbustiva facile ed economica. Essa è adatta a replicare tutte quelle piante dall’andamento a cespuglio o tappezzante, caratterizzate dalla presenza di una serie di getti legnosi ed elastici che si dipartono dal fusto principale. Philodendron, Passiflora, Gelsomino, Bignonia, Clematide, Ligustrum o Oleandro sono solo alcune delle specie che si prestano ad essere coltivate mediante propaggine. Per moltiplicare gli esemplari in vostro possesso, non dovrete fare altro che eseguire pochi e semplici accorgimenti. Vediamo quindi come procedere.
2/7 Occorrente
- Pianta madre
- terreno
- sostegno
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Innanzitutto, dovrete intervenire su un esemplare in pieno periodo vegetativo. La propagazione per propaggine si fonda, infatti, sulla vitalità dei getti secondari della pianta: per questo motivo, vi consiglio di impiegare questa tecnica solo in primavera od estate, in modo da operare su esemplari vegetali non ancora entrati in quiescenza o che presentino attività vitale ridotta. Scegliete un rametto legnoso laterale abbastanza lungo ed elastico e piegatelo leggermente, creando un’ansa a forma di U. Con un coltello pulito, incidete il getto sull’apice della parabola: il taglio non deve essere così marcato da spezzare il ramo, ma deve arrivare ad inciderne la corteccia ed a mettere a nudo la parte verde (vitale) del tralcio.
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Successivamente, scavate una buca nel terreno circostante la pianta madre, avendo cura di non danneggiare le radici di questa. Per orientarvi indicativamente sulla posizione e sulla profondità dello scavo, potete fare affidamento sulla lunghezza del rametto precedentemente selezionato. L’incisione sul getto secondario dovrà essere collocata a contatto diretto con il terreno, ad una distanza tale da permettere la crescita delle radici della propaggine senza che queste vadano in competizione con quelle della pianta primaria. Dopo aver realizzato una buca che soddisfi questi requisiti, alloggiate al suo interno, leggermente curvato, il rametto inciso.
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Per aiutarvi a tenerlo in posizione, potete realizzare un incavo nel terreno abbastanza profondo, in modo che sia la terra stessa a fare da contrappeso. Assicuratevi che la sommità del rametto, provvista di foglie, sia ben eretta e, se necessario, sostenetela con un apposito tutore. Procedete ad inumidire abbondantemente il terriccio annaffiandolo regolarmente. La moltiplicazione per propaggine si intende conclusa positivamente quando il rametto secondario emette nuove foglie e, a sua volta, è caratterizzato dalla crescita di getti laterali. Buon lavoro!
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7/7 Consigli
- Per la buona riuscita della propaggine, assicuratevi di operare solo su piante in buona salute ed in piena attività vegetativa.
- Sinceratevi che il rametto secondario da cui si dipartirà la nuova pianta sia ben a contatto con il terreno e non possa emergerne.