1/9 – Introduzione
La cisterna per conservare ed erogare dell’acqua è una struttura molto importante in una qualsiasi abitazione, poiché semmai dovesse mancare quella proveniente dalla rete cittadina, funzionerebbe come fonte alternativa per attingere al prezioso liquido per l’uso quotidiano. L’installazione non è un lavoro difficile da eseguire, ma basta soltanto avere un minimo di dimestichezza nel fai da te e disporre di alcuni attrezzi e materiali adatti e di uso comune. A tale proposito, ecco una guida con alcuni utili suggerimenti su come montare nella vostra casa una nuova cisterna.
2/9 Occorrente
- Cisterna
- Trapano con punte adeguate
- Lima sottile o carta abrasiva
- Rondelle di plastica
- Teflon
- Tubi di raccordo
- Metro
- Tubi di ferro
- Valvole per la centralina
- Galleggiante
3/9 – Praticare i fori per fissare la cisterna
Per prima cosa mettete in posizione la nuova cisterna, e controllate che l’eventuale tubo di espansione passi sopra il bordo. Nel caso fosse troppo lungo tagliatelo della misura adatta. Premesso ciò, marcate la posizione dei fori che dovete praticare per fissare la cisterna a terra quindi usando un trapano ed una punta adeguata, che può essere di ferro se si tratta di forare lo stesso materiale o del legno oppure diamantata nel caso ci siano dei laterizi in cemento o ricoperti da mattoni.
4/9 – Rifinire i fori con tela abrasiva
Una volta che i fori sono stati realizzati, rifiniteli eliminando quindi le sbavature con una lima a grana sottile o con della tela abrasiva, dopodichè controllate che il tubo di raccordo entri liberamente senza eccessivo giogo nel foro. Questa prima fase va seguita con particolare attenzione, poiché è fondamentale per la buona riuscita dell’installazione della cisterna. Detto ciò, procedete con il lavoro fissando una rondella di plastica sul bordo del raccordo e avvolgete completamente la filettatura con del teflon. A questo punto infilatelo nel foro dall’interno della cisterna, e poi mettete un’altra rondella di plastica prima di avvitare la ghiera. Adesso, non vi rimane altro che misurare in maniera molto precisa la lunghezza dei vari collegamenti che sono necessari per allacciare la nuova cisterna ai tubi di distribuzione, e che vi consentono di poter usufruire dell’acqua in vari punti della casa ed in particolare bagno, cucina e giardino.
5/9 – Montare le valvole di chiusura della centralina
A questo punto il passaggio successivo prevede il montaggio delle valvole di chiusura in corrispondenza degli attacchi di uscita. L’utilità delle valvole si rivela di fondamentale importanza, quando ad esempio occorre effettuare delle riparazioni in altri punti dell’impianto domestico, quindi verrete a creare una sorta di centralina che in caso dei suddetti interventi non priverà la vostra casa di acqua. Adesso con una punta elicoidale montata sul trapano, praticate un altro foro per far passare il cavo di alimentazione. Sistemato anche quest’ultimo, potete lavorare su altri componenti della cisterna come ad esempio sistemando in posizione corretta il galleggiante ed assicurandovi di dotarlo della rondella e della ghiera di protezione. L’uso di teflon anche in questo caso è consigliato, per evitare eventuali perdite d’acqua quando la cisterna è in funzione.
6/9 – Aggiungere del cloro nella cisterna
Il montaggio della nuova cisterna con l’ultimo accorgimento può considerarsi ultimato, ma prima di sfruttare la struttura per alimentare la vostra casa con acqua quando è necessario, è importante adottare alcuni piccoli e funzionali accorgimenti. Il lavoro in questo caso consiste nel pulire l’interno della cisterna con dell’acqua, aspirandola magari con una pompa ad immersione del tipo che si utilizza per gli acquari o azionando quella della cisterna stessa che nello specifico funge da autoclave. Subito dopo se non ci sono residui di metallo rilasciati dal trapano o dagli abrasivi, riempite per metà la cisterna ed aggiungete del cloro in pasticche o in polvere del tipo che si usa per le piscine.
7/9 – Allacciare la cisterna alla fonte energetica
Lo scopo di sanificare la parte interna della cisterna e le condotte ad essa collegate, è di salvaguardare la salute della famiglia nel caso l’acqua prelevata dovesse servire per cucinare e soprattutto bere. A questo punto non vi resta altro che allacciare la struttura alla fonte energetica e far partire la pompa idraulica, che vi consente di mettere in circolo l’acqua quando è necessario, oppure semplicemente per conservarla nel serbatoio stesso di cui la struttura si compone utilizzandolo magari per l’irrigazione del giardino. A margine va sottolineato che almeno una volta ogni quattro mesi conviene fare lo spurgo della cisterna, aggiungendo magari dell’anticalcare all’interno del serbatoio.
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9/9 Consigli
- Stringere bene i vari raccordi