1/5 – Introduzione

In questo articolo vedremo come occuparsi dell’orchidea vanda. Sia selvatiche che coltivate, questi fiori, sono piante erbacee stupende perenni della famiglia delle Orchidaceae. Hanno dei fiori che ammaliano i tanti appassionati di questo genere, per il profumo (anche se non tutte lo emettono), per i colori variegati, ed anche la disposizione particolare che hanno i loro petali. Le orchidee del genere vanda, sono maggiormente originarie dell’Asia, ed amano le temperature che sono calde. Le cure ed attenzioni di cui hanno bisogno, sono molte, però con un po’ di esperienza vedrete che non vi sarà tanto difficile occuparsi di tale orchidea degnamente, rendendola una pianta sana e rigogliosa.

2/5 Occorrente

  • sfagno
  • fibra di osmunda
  • vaporizzatore

3/5 – L’habitat

Le orchidee vanda, siccome sono epifite, cioè significa che crescono su un’altra pianta usandola come sostegno, hanno bisogno di un terreno che riesca a ricreare la situazione loro di “habitat naturale”. Perciò useremo per realizzare il substrato, una miscela che è formata dalla metà, cioè dal cinquanta per cento di sfagno e dal cinquanta per cento di fibra di osmunda. Inoltre, dovrete aggiungere pezzetti di corteccia e di carbone. Tutto il materiale lo potrete trovare molto facilmente nei fioristi maggiormente attrezzati, oppure anche nei vivai. La loro ottimale posizione, considerando lo status loro in natura, è appesi su cesti, dove penderanno in modo aggraziato.

4/5 – La temperatura

Siccome è una specie di pianta che preferisce appunto il caldo, come già accennato, nei mesi invernali la dovrete tenere riparata, e dovrete cercarla di mettere a diretto contatto con la luce del sole, anche magari nelle ore centrali della giornata, come quelle dell’ora di pranzo. La vanda, non teme la diretta esposizione col sole, chiaramente se non eccessiva, in tal modo anzi, faciliterete la preparazione ad una lunga ed abbondante fioritura. Durante la stagione calda, invece, una volta che i fiori dell’orchidea vanda cominceranno a sbocciare, sarà meglio che mettiate la pianta in un posto all’ombra, o penombra, chiaramente sempre in un luogo luminoso. Dovrete far parecchia attenzione alla temperatura: tali piante temono tanto il freddo, specialmente per periodi lunghi, e prediligono luoghi umidi e caldi. La loro temperatura giusta è di 25 gradi. In ciascun caso, sarà bene che non scenda mai sotto i 13/14 gradi, sia di notte che nella stagione invernale.

5/5 – L’umidità

Altro elemento molto importante per una cura corretta dell’orchidea, è l’umidità. Tale pianta, infatti, ha bisogno di un’elevata e costante umidità, che dovrà essere garantita con vaporizzazioni periodiche che dovranno essere fatte con acqua, a temperatura ambiente. Nella stagione della primavera ed estate le innaffiature dovranno essere fatte giorno per giorno, in moderata quantità. Nei restanti mesi dell’anno, sarà sufficiente innaffiare circa ogni tre giorni. Anche per le concimazioni ci si dovrà regolare in base al periodo: sempre in primavera/estate la dovrete nutrire a cadenza settimanale: ogni due settimane nei mesi di riposo vegetativo. Se coltivata correttamente nei mesi autunnali, la pianta madre produrrà getti laterali, che potrete staccare in primavera e ripiantare singolarmente.