1/6 – Introduzione

La natura, oltre a regalarci dei panorami mozzafiato ed un ecosistema davvero unico e complesso, si compone principalmente di tanto verde, come ad esempio di piante e fiori. Quest’ultimi, oltre che belli da ammirare, sono anche profumatissimi, e spesso ricchi di proprietà eccellenti per la cura della nostra pelle. Un esempio fra tutti è la lavanda, il cui olio essenziale è un ottimo antibatterico ed ideale per svariati usi topici oltre che per l’aromaterapia. A tal proposito, in questa guida, vi illustrerò come ottenere l’olio essenziale di lavanda.

2/6 Occorrente

  • Un vaso grande con chiusura ermetica
  • Vasetti e bottigliette
  • Olio di oliva
  • Alcool a 90°
  • Fiori di lavanda
  • Uno scolapasta
  • Un panno di cotone o dei veli
  • Ovatta

3/6 – Tecnica da utilizzare

Per l’estrazione dell’olio essenziale di lavanda, è possibile utilizzare diversi metodi, anche se il più semplice è la distillazione. Tale processo, avviene allo stesso modo con cui si preparano vini e grappe, e per ogni millilitri di olio essenziale occorrono ben 140 grammi di fiori di lavanda. La tecnica non è molto semplice per cui, nei passi successivi, ve ne proporrò un’altra, che pur avendo tempi di preparazione un po’ lunghi, risulterà comunque particolarmente efficace per ottimizzare il risultato. Anzitutto, procuratevi tutti gli ingredienti necessari e preparate la lavanda da utilizzare, prendendo da ogni singolo rametto solo le parti fiorite.

4/6 – Creazione dell’olio essenziale

Successivamente, in un vasetto di vetro con la chiusura ermetica ed abbastanza grande, versatevi dell’olio d’oliva misto ad alcool, suddividendoli in parti uguali. Adesso, immergete i fiori di lavanda e chiudete ermeticamente il vasetto, conservandolo in un luogo soleggiato per almeno un mese. Trascorso tale tempo, riaprite il vasetto e filtrate l’olio utilizzando un colino al cui interno aggiungerete anche un panno di tela a trame molto strette, oppure un tulle delle bomboniere. In seguito, mettete l’olio essenziale ottenuto dalla macerazione dei fiori di lavanda a bagnomaria e scaldatelo, dopodiché versatelo ancora caldo nel vasetto originario.

5/6 – Principali usi dell’olio essenziale di lavanda

Arrivati a questo punto, filtrate nuovamente il tutto con un panno di tela, lasciando tracimare il liquido lentamente, proprio come avviene nei normali processi di distillazione dei liquidi. A distillazione avvenuta, non vi resterà altro da fare che travasare il prezioso liquido nel vasetto, che conserverete in un luogo asciutto. Infine, asportate l’olio profumato di lavanda che rimarrà sul fondo del vasetto, utilizzando dei batuffoli di ovatta che, cuciti in un sacchettino di tela, potrete inserire nel cassetto per profumare la vostra biancheria intima, oltre che per aromatizzare gli ambienti della casa semplicemente riponendoli in delle tazzine.

6/6 Guarda il video

https://www.youtube.com/watch?v=bGI4PcF1-vk

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