1/5 – Introduzione
Il Sedum è una pianta che si compone di oltre seicento specie ed appartiene alla famiglia delle Crassulaceae. Si tratta di un esemplare che proveniente sia da regioni con clima freddo che caldo sopporta bene qualsiasi temperatura. Il Sedum strutturalmente si presenta con un fusto lineare che comprende foglie rotonde, ovali oppure verticali. I fiori invece sono singoli su ogni cespo con una forma tipica a grappolo. Per coltivarla è abbastanza semplice per cui nei passi successivi di questa guida ci sono alcuni consigli utili su come massimizzare il risultato ed ottenere anche le talee.
2/5 Occorrente
- Sabbia
- Torba
- Cesoie
3/5 – Proteggere la pianta con dei teli
La maggior parte di queste piante resistono molto bene a temperature rigide anche intorno ai -15°C, ma tuttavia è importante proteggerle con dei teli trasparenti per evitare che il ghiaccio depositato, possa far cristallizzare i fiori e le fogli con conseguente sbriciolamento e quindi perdita totale del pianta stessa.
4/5 – Tagliare gli apici degli steli
I Sedum si coltivano all’aperto con un terreno decisamente fertile, ma soprattutto con un perfetto drenaggio. Le specie più delicate vanno tuttavia coltivate in un mix a base di terriccio grasso, con l’aggiunta di ghiaia e foglie, ed in una zona abbastanza arieggiata. Le specie di sedum di tipo perenni si possono moltiplicare anch’esse per talea oppure per divisione, operazione questa da effettuare verso la fine della stagione primaverile. Tutte le altre specie si moltiplicano invece con talee ricavate direttamente del fusto oppure con germogli. Le talee di Sedum in genere si ricavano in un modo abbastanza semplice; infatti, basta tagliare gli apici degli steli ad una lunghezza di circa 10 centimetri, dopodiché bisogna attendere il tempo necessario affinché avvenga la cicatrizzazione. In questo caso per maggior sicurezza, è opportuno usare della resina naturale proveniente da altri alberi, in modo da scongiurare infezioni. Quando ciò avviene si può poi piantate la talea in un mix a base di terriccio, torba sminuzzata e sabbia.
5/5 – Eseguire un’abbondante pacciamatura
Il vaso contenitore va successivamente esposto in una zona all’ombra, fin quando non appaiono o dei nuovi getti che confermano l’avvenuta radicazione. Per massimizzare il risultato conviene tuttavia eseguire un’abbondante pacciamatura sulla superficie del terriccio, coprendola del tutto ed utilizzando delle foglie secche, oppure applicando semplicemente delle tavolette di torba, in modo da rendere la pianta maggiormente impermeabile all’umidità, e quindi creare le condizioni ottimali per la la fioritura delle talee.