1/7 – Introduzione
Ogni terreno deve sempre essere protetto dall’erosione e dai vari fenomeni atmosferici che provocano una crosta nella sua superficie, oltre alla crescita di erbacce che si potrebbero evitare se si attuasse un’operazione di giardinaggio particolare, ricoprendo il suolo con uno strato di componenti vegetali e non. In questa utilissima guida vi spiego in parole semplici come pacciamare il giardino con gli aghi di pino, un materiale naturale ed economico oltre che molto valido. Buona lettura a tutti!
2/7 Occorrente
- Aghi di pino
- Barba di mais
- Alcalinizzante per terreno
- Sminuzzamenti vegetali
3/7 – Miscelare gli aghi
Sono davvero tanti i materiali che si prestano ottimamente per la tecnica della pacciamatura e molto spesso non si impiega una sola materia ma la combinazione di tante, possibilmente organiche e dunque legnose ed erbacee, ricavate da sminuzzamenti di piante coltivate nei terreni limitrofi. Talvolta viene usata la potatura, una tecnica antichissima conosciuta da tutti i contadini che praticata in determinati periodi dell’anno serve a migliorare la forma e la robustezza dei vegetali. È importante puntualizzare che la pacciamatura si può anche attuare tramite teli pacciamanti in film bioplastici o sintetici. Questa tecnica viene sempre più utilizzata sia per la sua praticità che per la sua efficacia. Una novità sta prendendo piede ultimamente: si tratta di un particolare tipo di teli di origine naturale, che vengono fabbricati usando come materia prima la cosiddetta barba delle pannocchie di mais, dopo una lunga lavorazione destinata a ricavare dei filamenti molto robusti che proteggono le piante dal freddo e da ogni problema in modo molto efficace. Tuttavia alcuni agricoltori preferiscono ancora adesso usare i teli sintetici per pacciamare, anche se sono meno economici. Se scegliete la tecnica della pacciamatura naturale potete agevolmente utilizzare gli aghi di pino, una materia molto facile da trovare e molto valida per raggiungere lo scopo, cioè proteggere efficacemente il terreno. In questo caso è possibile mescolare gli aghi di pino con la barba di mais, poiché questi due elementi agiscono simultaneamente, rinforzando ognuno la funzione dell’altro.
4/7 – Alcalinizzare la terra
Fatta questa piccola e doverosa precisazione è molto importante capire come ricoprire il giardino con gli aghi di pino creando una pacciamatura combinata, in modo da evitare esuberi di acqua ed intrusioni nocive, per far crescere in maniera sana l’intera vegetazione. Poiché gli aghi di pino provocano cambiamenti della terra rendendola acida, con un PH molto basso, è importante alcalinizzare il terreno quando si procede ad eseguire la pacciamatura. Per raggiungere lo scopo dovete acquistare un prodotto apposito da mescolare agli aghi di pino: lo potete trovare in ogni buon negozio di giardinaggio. Leggete molto bene le istruzioni presenti sulla confezione e non eccedete mai nella quantità, per non rischiare di ottenere l’effetto opposto.
5/7 – Aggiungere gli sminuzzamenti
Gli aghi di pino, pur essendo utilissimi per la pacciamatura, da soli soffocherebbero il terreno ed ecco perché è importante attuare una pacciamatura mista grazie all’utilizzo di altri componenti naturali come le foglie di altre piante, la paglia e tutti i vari pezzetti e sminuzzamenti vegetali che si ricavano dalla potatura delle diverse coltivazioni. Tutti questi elementi devono essere mescolati insieme al prodotto alcalinizzante, e la proporzione deve essere la seguente: 50% aghi di pino, 20% barba di mais, 30% di sminuzzamenti vegetali misti. Queste sono le quantità ideali per ottenere un buon risultato. Gli aghi di pino, così come gli sminuzzamenti, devono ricoprire il terreno per almeno trenta centimetri.
6/7 – Arieggiare il terreno
Vi suggerisco di utilizzare l’erpice a mano, in modo da stendere perfettamente il tutto in superficie, poiché il terreno, leggermente smosso, risulta ben arieggiato. È molto importante non avvicinarsi troppo al fusto di ogni vegetale piantato per evitare che possano sopraggiungere infezioni fungine. Dovete anche sapere che esistono piante che hanno bisogno di crescere in terreni acidi, come le ortensie, i mirtilli, le fragole, i frutti di bosco, le eriche ed i lamponi, ed in tal caso è possibile attuare la tecnica con i soli aghi di pino, utilizzando in più dei fondi di caffè, considerati perfetti acidificanti. La decomposizione degli aghi di pino non avviene in poco tempo ed io vi consiglio di toglierli appena avete terminato il raccolto, poiché la maggior parte degli ortaggi ha bisogno di calcio e quindi non risulta molto adatta a restare a lungo in contatto con un terreno acido, dato che esso impedisce a questo minerale di formarsi. Per terminare, vi ricordo che la pacciamatura in generale si esegue ricoprendo un’area pari all’estensione dell’apparato radicale.
7/7 Consigli
- Potete aggiungere agli aghi di pino dei gusci di noci o nocciole, per migliorare ulteriormente la protezione del terreno