1/7 – Introduzione

La coltivazione dell’ulivo in Italia ha antichissime origine, e in molte regioni ancora oggi rappresenta un predominante componente del paesaggio agrario. La commercializzazione e produzione dell’olio extravergine di oliva nel mercato di tutto il mondo ha una fama buona e risultati soddisfacenti. Piantare un uliveto può diventare una risorsa di casa che assicura una fornitura domestica di qualità. Se avete un pezzo di terreno, potrete provare la coltivazione di piantine, badando semplicemente a seguire delle indicazioni di basi. Vediamo come agire grazie anche a qualche sito esterno.

2/7 Occorrente

  • Terreno ben esposto, leggermente basico, piantine da vivaio o ricavate dai polloni di ulivi già coltivati

3/7 – Scelta del terreno più adatto

La prima cosa è scegliere un terreno che ha buona esposizione: temperature miti ed illuminazione sono due costituenti principali.
Le piante di olivo temono diverse cose, quali:
– il gelo in inverno;
– il termometro sotto i 3/4 centigradi;
– la siccità prolungata.
Il campo, deve essere ben esposto prima di tutto, poi dovrà anche avere un grado di acidità preferibilmente prossimo ad essere neutro, cioè pH7, ed assolutamente non ci dovranno essere ristagni idrici. Altro importante fattore è la componente calcarea dovrà essere forte. L’altimetria può cambiare, anche se i posti migliori sono le coltivazioni fatte in collina. Ecco sito molto utile alla nostra causa. https://www.forumdiagraria.org/olivo-f94/produzione-e-resa-oliveto-t2476.html.

4/7 – Acquisto delle piantine

Le piantine potrebbero essere ricavate direttamente dalla scelta di una da ciascun ciocco della pianta grande che esiste già, oppure potrete acquistarla nei vivai dove sono coltivate nei vasi o fitocella. Scegliete quelle che hanno un anno di età, che siano innestate, inoltre dovranno attecchire molto facilmente anche meglio di quelle che hanno più anni. Un’altra decisione andrà presa sulle “cultivar”: ciò significa se la produzione prima di tutto riguarda olive da mensa oppure da olio e quali specie si preferiscono: leccino, frantoio o moraiolo. In questo sito sono presenti alcune importanti informazioni. https://www.forum-macchine.it/forum/lavori-agricoli-e-forestali/colture-e-tecniche-agricole/produzioni-vegetali/11412-impianto-uliveto-operazioni-preliminari-e-scelte-varietali?t=11133.

5/7 – Pulizia del terreno

Il terreno lo dovrete pulire da arbusti ed alberi, poi dovrete livellarlo molto bene, e va predisposto con totale scasso, ben concimato a fondo e meglio se con del letame naturale: 3/4 chilogrammi per ogni metro quadrato. La miglior stagione per fare tutto l’impianto è l’autunno nelle zone dove sono temperate, poi l’inizio della primavera oppure la fine dell’inverno nelle località che sono più fredde.

Le piante si devono interrare in buche profonde circa un metro, poi vanno distanziate tra loro in modo da favorire lo sviluppo della chioma e sorrette in verticale da appositi tutori in legno che servono per il primo anno per contenere l’attività del vento. Le aperture andranno riempite con terreno asciutto e frantumato bene, poi innaffiate immediatamente dopo fatto l’impianto e continuando nei primi tempi.

Al secondo anno l’uliveto si deve potare in modo da guidarne la crescita e la terra intorno alla base va ripulita dalla vegetazione infestante, leggermente rivoltata e concimata ogni anno. Buona coltivazione a tutti! Ecco qualche altra utile informazione aggiuntiva. http://www.delministro.com/Uliveto/Voci/2010/2/20_Uliveto_-_Scelta_della_distanza_di_piantagione.html.

6/7 Guarda il video

7/7 Consigli

  • Le piante vanno distanziate tra di loro per favorire il corretto sviluppo della chioma e la giusta aerazione