1/6 – Introduzione
Il melo è uno degli alberi da frutto più diffusi in Italia, soprattutto nelle regioni settentrionali. Robusto e vigoroso, ha una crescita piuttosto lenta rispetto ad altri alberi da frutto. Una volta raggiunta l’età adulta, il melo offre una produzione regolare e molto abbondante. Pur essendo una specie botanica rustica e resistente, il melo necessita di cure appropriate per crescere sano e rigoglioso. Una di queste, consiste nel potare regolarmente i suoi rami. Le tecniche di potatura variano in funzione dello scopo che si intende raggiungere: infatti, si possono potare gli alberi di melo per stimolarne la produzione o per regolarne la crescita. Inoltre, nel potare gli alberi di melo, bisogna considerare l’età e le condizioni generali delle piante. Il periodo migliore per potare gli alberi di melo sono l’inizio dell’autunno e la fine dell’inverno. Nel primo caso, le piante entrano nel riposo vegetativo. Nel secondo, invece, non rischiano di subire gelate improvvise. In questa guida, illustrerò come potare gli alberi di melo nella maniera corretta.
2/6 Occorrente
- Cesoie troncarami
- Scala
- Guanti di protezione
- Forbici da giardino
3/6 – Praticare la cimatura dell’astone
Prima della messa a dimora degli alberi di melo, deve essere praticata la cimatura dell’astone. Quest’operazione stimola la ramificazione primaverile. Prima di potare, è necessario scegliere i germogli che formeranno il primo cesto basale, dopodiché si recidono i rami più vigorosi. Nel periodo estivo, si piegano i rametti per alleggerire la chioma, mentre nel secondo e terzo anno, si individuano i nuovi germogli per costituire gli altri cesti. Contemporaneamente, si rimuovono le branche vigorose poste all’interno dei cesti. Tale tecnica, consente agli alberi di melo di entrare nella vera e propria fase di produzione.
4/6 – Potare gli alberi di melo per aumentare la produzione di frutti
La potatura di produzione, invece, è ben diversa dalla precedente. Con questa, occorre potare gli alberi di melo per aumentare la produzione di frutti. Al tempo stesso, si mantiene una forma sana di allevamento. Per potare in maniera proficua, occorre distinguere i vari rami. I dardi sono rami di un anno non produttivi che, durante l’anno successivo, si trasformano in lamburde fiorifere.
5/6 – Diradare alcune ramificazioni giovani
Queste sviluppano una gemma fruttifera mista all’apice. Successivamente, il rigonfiamento che si forma si chiama borsa. La si può potare o lasciare intatta per il ciclo annuale successivo. In questo modo, si svilupperanno nuovi dardi e lamburde. I rami di quattro anni, cioè zampe di gallo, devono essere potati, perché producono frutti davvero minuscoli. Infine, nel potare a scopo produttivo, è bene diradare alcune ramificazioni giovani. Altre, invece, possono essere lasciate intatte. Buon lavoro!
6/6 Consigli
- Evitare di potare il melo durante i periodi più freddi, ossia quando la temperatura scende sotto lo zero.