1/7 – Introduzione
Qualora nel nostro giardino intendessimo coltivare un carpino europeo, tra tutte quelle che sono le cure più importanti da eseguire, bisogna sicuramente ricordarsi di praticare delle potature periodiche, che vanno effettuate almeno due volte all’anno. Tra tutte le cose che dobbiamo sapere del carpino è che si tratta di un albero piuttosto simile alla betulla, ed è caratterizzato dalla capacità di fornire del legno denso e resistente, che è quindi l’ideale per poter costruire delle travi. Nei passi seguenti di questa guida ci occuperemo di capire come bisogna potare il carpino europeo, in modo tale che ci possa garantire una fioritura bella rigogliosa e, soprattutto, sfruttarlo come se fosse una siepe ornamentale.
2/7 Occorrente
- Cesoia
- Forbici
- Resina bianca
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Innanzitutto, il primo elemento che dobbiamo conoscere è che il carpino europeo deve essere potato due volte all’anno e, precisamente, nel mese di giugno e a settembre. Ricordiamoci che la potatura risulta essere particolarmente importante specialmente se desideriamo creare una siepe molto fitta. Prima di passare a vedere quali sono le tecniche di potatura, andiamo a vedere, in pochi passi, quali sono le caratteristiche strutturali di questo albero.
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Il carpino è un albero deciduo, che cresce da 40 a 60 centimetri di altezza. Questo presenta una forma piramidale quando è giovane, mentre diventa arrotondata nel momento in cui comincia a diventare adulto, andando a raggiungere anche i 10 metri di altezza. La varietà che viene maggiormente coltivata è definita ‘Globosa’, è presenta, invece, una forma rotonda o sferica, ma non possiede un tronco centrale. Se, dunque, abbiamo piantato il carpinus sia per farlo crescere come arbusto, che come siepe, per fare in modo di tenerlo compatto, bisogna ricordarsi sempre di sfoltire i rami ogni anno: in questa circostanza possiamo parlare di potatura estiva e invernale. La prima, come abbiamo già descritto in precedenza, avviene a partire dall’inizio di giugno, mentre quella invernale va eseguita nella prima metà di settembre, quindi non appena inizia l’autunno. In entrambi i periodi, per riuscire a creare una siepe bella compatta, oppure per tenere un arbusto in ordine ed apprezzarne tutte le sue caratteristiche morfologiche, è necessario tagliare almeno un terzo dei rami fino a circa 40 cm da terra ogni anno. Inoltre, bisogna sapere che non devono essere potati solo i rami più esterni, ma è necessario portarli tutti, lasciando l’albero praticamente con poche gemme.
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L’operazione che va eseguita è sempre manuale, considerando proprio le ridotte dimensioni della pianta. Per questa ragione sarà sufficiente munirsi di una cesoia ben sterilizzata, e praticare il taglio netto e di forma obliqua, in maniera tale da evitare il ristagno d’acqua delle innaffiature, o di quella piovana. Infatti, il taglio eseguito con questa caratteristica, funziona da gocciolatore naturale ma, a lavoro concluso, conviene comunque preoccuparsi di proteggere tutte le zone recise con l’aiuto di una specifica resina bianca, facilmente acquistabile nei centri per il giardinaggio. Infine, per quanto concerne il ciclo annuale, questo può essere integrato da una potatura che va praticata nel mese di marzo, e che viene definita “di ringiovanimento”. In questo caso, l’operazione da praticare non è totale, in quanto vanno soltanto eliminati i rami secchi, ed eventualmente la siepe (se il nostro obiettivo è questo), deve essere modellata in relazione ai propri gusti, e magari affidandoci a un giardiniere esperto di questa particolare arte creativa.
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7/7 Consigli
- Eseguire la potatura due volte all’anno
- Proteggere le zone recise con la resina bianca