1/9 – Introduzione
Con il nome di magnolia (famiglia magniolaceae) si intende un genere di piante comprendente circa 80 fra diverse specie di alberi e arbusti. Alcuni sono sempreverdi (come la Grandiflora), altri decidui (come la Liliflora). La magnolia è ben presente in molti spazi aperti, pubblici e privati, in talune varietà. Il motivo della sua diffusione è il grande effetto decorativo che possiede, in particolare, i grandi fiori bianchi, o crema, e l’elegante fogliame lucido. Può raggiungere anche un’altezza di 25 metri e, quindi, la sua potatura diventa necessaria, sia per contenerne lo sviluppo che per rivitalizzarla, per dare forma alla chioma, mantenendola robusta e sana. Per la sua potatura esistono differenti e variabili metodi, a seconda della specie e della sua fase di sviluppo. Bisogna anche precisare, che non tutte le varietà di questa pianta necessitano di un intervento del genere. Ecco alcuni utili consigli su come potare la magnolia, anche per i più inesperti.
2/9 Occorrente
- Sega per potatura
- Cesoie
- Scala
- Acqua ossigenata
- Bacinella
3/9 – A quale età potare la magnolia
La magnolia è molto decorativa, ma per mantenerla bella e vigorosa, richiede delle attenzioni. Tra queste, un’attenta valutazione sul bisogno o meno di una potatura. Prima di decidere come potare la magnolia, insomma, è il caso di chiedersi se sia il caso di farlo. In particolare, è consigliabile tenere conto della specie e dell’età dell’albero. I tagli possono essere effettuati sulle piante giovani, al contrario, su quelle adulte, non bisogna intervenire con questo procedimento. In effetti, negli esemplari adulti, il legno non è in grado di cicatrizzarsi, e quindi le ferite aperte potrebbero diventare una facile via di trasmissione di microrganismi (funghi e batteri) pericolosi per la prosperità della magnolia stessa. La soluzione migliore è quella di iniziare a potare, in maniera lieve, le piante sempreverdi più giovani e robuste, per poi proseguire con interventi regolari durante la fase di crescita, fino all’età adulta.
4/9 – Come potare la magnolia
La fase di potatura consiste in una successione di tagli da sfoltimento, e deve essere sempre realizzata procedendo dai rami più esterni verso quelli interni, cercando di dare alla chioma la forma di una piramide. È importante fare dei tagli delicati, a qualche centimetro dalla base del ramo, detto collare. Per regolare al meglio la forma della chioma è doveroso rimuovere anche tutti i rami secchi e danneggiati. Per contenere lo sviluppo della chioma, “disegnando” al contempo la forma strutturale desiderata, conviene potare ogni anno, durante la fase di crescita. Viceversa, per un semplice contenimento, la magnolia richiede potature più diradate, indicativamente, ogni 4-5 anni. Per questo trattamento, bisogna usare gli appositi strumenti per la potatura come le cesoie e la sega per potare. Evitare, comunque, di potare le magnolie troppo giovani: c’è il rischio di bloccarne la crescita, già piuttosto lenta. Sia prima, che dopo il lavoro, è bene disinfettare gli attrezzi, immergendoli per 20-30 minuti in una bacinella contenente una soluzione di acqua ossigenata.
5/9 – Quando potare la magnolia
Individuare il momento idoneo durante l’anno è un aspetto spesso non considerato, ed è un errore. In realtà, conoscere il periodo più adatto per la procedura, è fondamentale, affinché la potatura della magnolia sortisca gli effetti migliori. La finestra temporale indicata per l’intervento è la tarda primavera, al termine della fioritura. Tra la fine di marzo e la prima metà di giugno è il periodo ideale per potare, per alleggerirla, irrobustirla e stimolarne la successiva fioritura. Intervenendo, invece, in inverno, l’aria fredda, ma soprattutto il gelo, penetrerebbero nei rami finendo per bloccare la fioritura della pianta. Lo stesso pericolo che si correrebbe effettuando la potatura troppo a ridosso della fioritura.
6/9 – Varietà di magnolia
Le varietà dalle foglie decidue (non sempreverdi), ossia che perdono le foglie in autunno, non hanno bisogno di essere potate. In effetti sarebbe un lavoro inutile, visto che hanno una crescita lentissima, la capacità di rinnovarsi da sole in maniera naturale e di dare vita a meravigliose fioriture primaverili. La magnolia Grandiflora (sempreverde) va potata alla fine di marzo. La magnolia Stellata, in genere, non va potata, ma si può solo reciderne i rami secchi. Tra le magnolie dalle foglie decidue, più conosciute nel nostro territorio, ci sono la magnolia precia e quella glauca.
7/9 – Coltivazione della magnolia
A differenza della potatura, i metodi di coltivazione delle varie specie di magnolia sono molto simili. La magnolia necessita di un luogo di messa a dimora molto soleggiato e, al contempo, protetto dal gelo invernale. Le gelate danneggiano la pianta e la sua fioritura. Quindi, in un giardino, per esempio, il suo posto ideale sarebbe in prossimità di un muro che la proteggerebbe dal troppo freddo e dal troppo caldo. Si può, eventualmente, proteggere la pianta per far fronte all’inverno. La semina va fatta all’inizio della primavera. La messa a dimora, invece, per talea, va fatta a luglio. Nei primi anni di vita, la magnolia necessita di una buona e costante irrigazione, soprattutto nei mesi più caldi. Evitare, in ogni caso, i ristagni d’acqua, che, come si sa, non giovano alle piante. L’innaffiatura va ridotta man mano che la pianta cresce. La fioritura avviene dopo alcuni anni, e si manifesta tra il mese di marzo e quello di settembre, a seconda della specie e dalle temperature. Per chi non possiede grandi spazi e giardini, la magnolia si può coltivare anche in vaso e tenere in casa o sul terrazzo. Anche in questo caso la pianta non necessita di particolari attenzioni e, se posta sul terrazzo, dev’essere in un angolo riparato.
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9/9 Consigli
- Durante la potatura, evitare d’intaccare il tronco e i rami più grossi