1/4 – Introduzione
La surfinia è una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae che cresce in modo molto rigogliosa, e la sua fioritura abbondante è ideale per decorare balconi, terrazze e aiuole. Tuttavia, la sua caratteristica strutturale e la crescita a cascata, richiedono un’efficace potatura, per vederla sempre in fioritura. In questa guida a tale proposito, ci occupiamo di come potare la surfinia.
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Anche se molte volte dispiace potare una pianta che presenta una fioritura colorata ed abbondante, l’operazione come nel caso della surfinia, è necessaria poiché per vederla rigogliosa anche l’anno successivo, bisogna tagliare i rami più lunghi. Questi ultimi infatti spezzandosi, possono generare malattie e spesso farla morire del tutto.
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La surfinia va inserita in terrapieno e nei vasi contenitori nel periodo di marzo, e la prima potatura cosiddetta estiva, va fatta nel mese di giugno, proprio nel clou della fioritura. Per evitare che la pianta non vada oltre il mese di luglio, e smetta di produrre fiori spogliandosene del tutto, subito dopo il solstizio d’estate, i rami vanno potati in modo che si prolunghi la fioritura per tutto il mese di luglio. Per questa operazione, bisogna innanzitutto procurarsi una cesoia da giardino ben sterilizzata (in alcool), con cui praticare sui rami più lunghi un taglio a 45 gradi, e se possibile ricoprirli con della resina naturale di albero, in modo da proteggerli da afidi e parassiti fino alla cicatrizzazione completa.
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Dopo questa potatura, si potranno notare subito degli ottimi risultati; infatti, i rami cominceranno a riempirsi di nuovo, e dopo circa tre settimane, si avranno altri coloratissimi fiori e una cascata non più spoglia. Molto importante come coadiuvante alla potatura, è l’aggiunta di fertilizzanti liquidi naturali a base di erbe che sono di particolare aiuto, come ad esempio nel periodo in cui il taglio è in fase di guarigione. Un altro motivo è di scongiurare infezioni da spore fungine e attacchi di parassiti, che in situazioni del genere, trovano terreno fertile per propagarsi. Infine, essendo la stagione molto calda, non devono mancare le annaffiature abbondanti, con una conseguente pacciamatura del suolo con torba sminuzzata, per garantire il drenaggio necessario per la stabilità delle radici, evitando possibilmente di far entrare l’acqua a contatto con il fogliame, in quanto essiccandosi potrebbe farlo marcire.