1/5 – Introduzione
L’Acero Bonsai ha origini orientali. In natura esistono specie diverse, tra cui: l’Acero Kiyohime, il Deshojo, il Nomura e tante altre. È bene posizionarlo in una zona non esposta 24 ore su 24 al sole. Innaffiarlo ogni giorno, soprattutto quando inizia la primavera. La concimazione è importante in autunno. Permette alle gemme di rifiorire a primavera. Nella seguente guida, passo dopo passo, vedremo proprio come potare quest’albero e farlo crescere in modo sano.
2/5 – Tagliare con frequenza i rami malati
Bisogna rispettare la fisiologia e la morfologia della pianta. Ad un’altezza di un terzo dal tronco, sopprimiamo i rami che sono alla base. Se i rametti sono sottili possiamo tagliarli prima dell’inverno; altrimenti aspettiamo la stagione fredda. Così come gli arbusti antiestetici, anche i rami malati vanno tagliati. Non bisogna ridurre tutto a un’unica altezza ma dare a ognuno lo spazio necessario per svilupparsi armoniosamente. L’acero, come altri alberi a foglia caduca, hanno bisogno di frequenti interventi. È meglio lasciar fare ad altri se non abbiamo un’idea precisa. Prima della potatura lasciamo crescere indisturbati, per almeno un paio d’anni, quelli che danno forma all’albero. Tutto questo fino al suo sviluppo completo.
3/5 – Eseguire la potatura ad intervalli regolari
La potatura dei germogli stimola la formazione di altri. Sui rametti lasciamo alcuni ciuffi di aghi per non provocarne l’essiccamento. Ogni intervento eseguito durante la fase dello sviluppo vegetativo provoca la comparsa di nuovi germogli vicino al punto d’intervento. È il sistema più efficace per dare volume alle zone scarsamente coperte. Per impedire brutti affastellamenti il lavoro va’ eseguito ad intervalli regolari. Agiamo in maniera dolce, sorreggendo quando è necessario i rami. Affiliamo bene le pinze e le forbici. Prima e dopo l’uso disinfettiamo gli attrezzi così evitiamo l’instaurarsi di infezioni e necrosi. Se amiamo il nostro acero è necessario contenerne lo sviluppo.
4/5 – Favorire lo sviluppo di nuovi germogli
Un ramo che tende a crescere troppo, viene parzialmente privato delle gemme apicali. Dopo il trattamento sviluppa piccole “sottobranche” che si estendono in larghezza e formano una chioma folta ed esteticamente gradevole. La visione superiore e frontale del bonsai ci fa’ comprendere se la struttura risponde al principio di triangolarità. Non dimentichiamo che è un albero in miniatura. In natura i rami alla base, sovrastati dalla crescita di quelli più alti, si allungano alla ricerca di luce, conferendo al fogliame la figura geometrica di un triangolo.