1/7 – Introduzione

Il cactus è una pianta tipica del sud America e delle zone molto aride. Questa specie vegetale è divenuta particolarmente famosa grazie ai film ambientati nei paesi sud americani che spesso e volentieri venivano filmati in aree rurali dove i cactus abbondano. Questa pianta è molto caratteristica, poiché possiede una forma allungata che si staglia verso l’alto, non è dotata di fogliame ma di molti “aculei” che servono per difenderne il tronco. È bene sapere che il cactus essendo una pianta originaria di zone a scarsissima piovosità, conserva l’acqua all’interno del tronco in apposite sacche che vengono man mano svuotate in funzione del fabbisogno idrico. Vediamo quindi come prendersi cura di un cactus.

2/7 Occorrente

  • piantina di cactus in vaso

3/7 – Habitat naturale

Questa pianta riesce dunque a crescere, riprodursi e vivere in ambienti inospitali per altre specie, necessita di poca acqua e luce solare abbagliante. Ne esistono una grande varietà di specie, quindi la loro struttura dipende anche da questa motivazione. Molteplici sono gli ambienti che ospitano i cactus, si spazia dal deserto più arido sino ad arrivare alla foresta tropicale.

4/7 – Coltivazione

Partiamo allora a monte, quindi prendiamo in considerazione di acquistare un cactus e portarlo a casa. La prima cosa che dobbiamo pensare è che questa pianta non proviene nè da un deserto, nè da una giungla, ma bensì da una serra. Al momento dell’acquisto la piantina è sistemata in un vaso di piccole dimensioni, e per un periodo non troppo lungo, possiamo lasciarlo in queste condizioni per l’adattamento al nuovo ambiente. In seguito bisogna però necessariamente trapiantarlo in un nuovo vaso più capiente. Nel caso in cui decidessimo di lasciarlo a dimora nel vaso piccolino, è importante irrigarlo con acqua almeno una volta alla settimana, senza mai abbondare con le quantità. Al momento del trapianto ci procuriamo anche il terreno adatto che deve essere di tipo sabbioso, concimato con elementi organici, ben drenato, per evitare pericolosi ristagni d’acqua che potrebbero far marcire le radici.

5/7 – Irrigazione

Per l’irrigazione della pianta influisce molto il fattore climatico esterno, per questo motivo è importate tenere sott’occhio il terreno affinché non rimanga asciutto per molto tempo. Un altro fattore che influisce sull’irrigazione sta nella posizione in cui lo abbiamo sistemato e cioè in piena terra o in un vaso. Come tutte le altre piante, anche questa se sistemata in un terrapieno può allargare le sue radici alla ricerca di acqua e nutrimenti necessari, quindi l’irrigazione può essere effettuata anche a distanza di più giorni. Il suo trapianto in un vaso più grande deve avvenire in media ogni due anni. Il fertilizzante più indicato per questo tipo di pianta deve avere un buon equilibrio di azoto, fosforo e potassio.

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7/7 Consigli

  • seguire attentamente le istruzioni sull’irrigazione della pianta

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