1/6 – Introduzione
Il termine “oleolito” indica un macerato oleoso di derivazione vegetale, prevalentemente composto di elementi con proprietà liposolubili capaci di sciogliersi nei solventi grassi, come fiori, piante, spezie e ortaggi. L’uso principale di un oleolito riguarda la sfera dei massaggi e costituisce l’ingrediente irrinunciabile per la creazione di un unguento o crema casalinga anche nell’ambito della cosmesi. Esistono molteplici oleoliti, ciascuno costituito da caratteristiche differenti: la scelta di quello adatto è discrezionale. Se intendete preparare un oleolito alla cannella questa guida fa certamente al caso vostro! Vediamo insieme come fare e quali sono i passaggi necessari.
2/6 Occorrente
- Bacche di cannella (q.b.)
- Olio di mandorle dolci, di jojoba o d’oliva (q.b.)
- 2 Barattoli di vetro con chiusura ermetica
- Un Panno
- Elastico resistente, adatto al diametro di uno dei due barattoli
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L’olio vegetale da utilizzare non può essere casuale. I più rinomati sono l’olio di mandorle dolci, piuttosto leggero, nutriente ed economico, e quello di jojoba, molto idratante e notoriamente tonificante. L’olio d’oliva, in mancanza d’altro, non è da sottovalutare poiché possiede anch’esso grandi proprietà cosmetiche, benché abbia un forte odore alimentare. La procedura è generalmente elementare e si risolve in soli tre passaggi. Basta avere delle doti basilari in fatto di manualità.
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Come prima cosa lavate e asciugate accuratamente un recipiente di vetro a chiusura ermetica; al suo interno introducete le bacche di cannella, maggiore sarà la dose, maggiore sarà l’intensità dell’oleolito. Successivamente versate all’interno del contenitore una quantità dell’olio prescelto, tale da riempire l’intero barattolo affinché l’aria in esso contenuta non sia annullata. Collocate poi il vasetto in un luogo al riparo da fonti di luce, calore e umidità per un mese, ricordandovi di mescolare il composto un paio di volte a settimana con delle scosse energiche.
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L’ultimo passo da compiere, prima di ritenere conclusa la preparazione dell’oleolito alla cannella, è il filtraggio. Fissate quindi con un elastico, resistente e del giusto diametro, un panno pulito sulla “bocca” del recipiente ed esercitare una leggera pressione al centro per conferire al tessuto una forma concava (simile a un imbuto). Travasate il composto lentamente e con cautela per evitare che parte del contenuto si disperda. Ricordate sempre che per evitare che l’olio si irrancidisca precocemente, dovete aggiungere un terzo o un quarto di olio di jojoba al preparato, sfruttando le sue proprietà antiossidanti, tenendo sempre che questo non è un conservante. Buon lavoro!
6/6 Consigli
- È consigliabile, per le persone inesperte, attenersi strettamente alla guida.