1/5 – Introduzione

Gli oli essenziali possono essere utilizzati per vari scopi: profumare delle preparazioni casalinghe di vario tipo, ad esempio creme e maschere per il viso, arricchire la casa e donarle un profumo fresco, ogni volta diverso, o donarci un po’ di relax grazie alle loro diverse e potenti caratteristiche.

Diffondere piacevoli profumazioni nell’ambiente in cui si abita o si lavora è molto importante per dare più personalità ai locali in cui si soggiorna rendendoli anche più accoglienti e piacevoli da visitare e contribuiscono a dare una sensazione di benessere in chi vi alloggia. Talvolta però i prodotti in commercio si rivelano inefficaci per vari motivi (fragranze troppo accentuate o troppo tenui eccetera) e in alcuni casi sono persino antieconomici e non ecologici. In questa guida vediamo come preparare un olio profumato per i nostri ambienti.

2/5 Occorrente

  • olio essenziale dell’aroma preferito
  • vasetto di vetro da 0,5 litri
  • fiori di gelsomino
  • olio di macadamia o vinaccioli o riso o cocco o jojoba

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Procediamo quindi alla pratica: In un vasetto di vetro capiente almeno 0,5 litri e preferibilmente scuro, aggiungiamo dell’olio che non abbia un odore troppo pesante e che sia abbastanza resistente all’irradiamento, quindi escludiamo l’olio di cereali e frutti o quello di mandorle. La nostra scelta si indirizza verso quello di macadamia o vinaccioli o riso, un’ottima scelta è quello di cocco ma solo d’estate quando è sciolto, perfetto è quello di jojoba, molto resistente ma anche costosissimo. Se possibile aggiungiamo un ulteriore aromatizzante, come ad esempio una stecca di cannella, scorze di agrumi, chiodi di garofano. Successivamente raccogliamo dei fiori di gelsomino (se ne possono utilizzare anche altri, in base alle nostre preferenze) per riempire il vasetto (l’ideale è raccoglierli l’alba o il tramonto, in quanto in questa fase della giornata, il fiore ha un odore più intenso).

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Appoggiamo i fiori all’interno del vasetto senza schiacciarli, chiudiamo e lasciamo a riposare al buio almeno 2 giorni e comunque non prima che i fiori da bianchi siano diventati più scuri, un colore che tende al marrone. Togliamo i fiori e ne inseriamo di nuovi, questa operazione va effettuata per almeno 3-4 cicli. Trascorso il tempo necessario, possiamo travasare e filtrare il composto in un recipiente decorativo adatto ad essere parte dell’arredamento, lasciandolo aperto ed inserendo all’interno alcuni bastoncini di bamboo (possiamo utilizzare quelli per spiedini usa e getta privati della punta) abbastanza lunghi da sporgere dal contenitore ed aiutare a diffondere maggiormente la fragranza.

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Per quanto riguarda la scelta degli aromi da utilizzare nelle diverse stanze della nostra casa ci rifacciamo ad alcuni principi dell’aromaterapia tenendo ben presente la praticità e l’utilizzo dei vari ambienti. Ad esempio in una stanza da bagno sarà utile collocare essenze dai toni floreali come rosa o lavanda che consentano eventualmente di coprire odori sgradevoli, mentre in una cucina saranno più indicate profumazioni speziate ed aromatiche come ginepro, alloro, menta o noce moscata; in una stanza adibita al relax, come il soggiorno oppure le camere da letto si possono utilizzare mughetto o gelsomino, lavanda, pino oppure rosa, mentre in uno studio utilizzeremo profumazioni fruttate ed energiche come limone, zagara o bergamotto.