1/6 – Introduzione
Quando arriva il Natale, la tradizione suggerisce di addobbare la casa in tema a questa importantissima festività religiosa. A tal proposito, i simboli maggiormente diffusi sono indubbiamente l’albero ed il Presepe che possono variare a seconda dei gusti personali e delle tradizioni locali. Tra i più famosi a livello mondiale c’è sicuramente quello napoletano, che ha reso altrettanto importante una via della città partenopea dove ogni anno si riuniscono gli artigiani che si cimentano nella realizzazione di manufatti sempre più originali e rispettosi della tradizione. In riferimento a tutto ciò, ecco una guida con alcuni utili consigli su come preparare un originale Presepe napoletano.
2/6 Occorrente
- Cartapesta
- Sughero
- Colla
- Cartoncino
- Pastori
- Pompetta per acquari
3/6 – Stabilire la sagoma del Presepe
Per iniziare la preparazione di un Presepe napoletano bisogna come prima cosa svolgere un disegno in cui si deve rappresentare la sagoma, l’ingombro completo e rapportare tutte le misure su cui basarsi per la realizzazione del progetto. Ovviamente è importante stabilire in anticipo la grandezza dei pastori che possono partire da pochi centimetri di altezza fino a raggiungere i 30 centimetri circa (con vestiti d’epoca in stoffa), come vuole la tradizione partenopea i cui esemplari di spicco sono ben visibili nel famoso Presepe di Cuciniello esposto nella Certosa di San Martino a Napoli.
4/6 – Costruire la grotta della Natività
Una volta tracciate le linee guida per la realizzazione del Presepe napoletano, si può iniziare dalla grotta della Natività utilizzando del sughero o della cartapesta e che va posta in primo piano sul disegno iniziale, e da qui poi si può prevedere la disposizione delle casette circostanti, della vegetazione e di tutti i pastori. Per ottimizzare il risultato, si deve inoltre stabilire lo spazio tra gli elementi in funzione della grandezza per conferire al Presepe la giusta prospettiva. Un accorgimento dei maestri del settore è tuttavia quello di porre il Presepe a circa 160-170 cm da terra, in modo da dare una certa armoniosità a chi lo ammira. Premesso ciò, è importante sottolineare che dopo aver completato l’allestimento della suddetta grotta della Natività, bisogna costruire le casette circostanti utilizzando in tal caso del cartone riciclato e poi colorarlo come descritto nel passo successivo della guida.
5/6 – Tinteggiare le casette di cartone
Per rendere più realistico l’aspetto delle abitazioni, si deve utilizzare una miscela di malta e acqua, in grado di coprire eventuali scritte presenti sul cartone come ad esempio marche di biscotti o brand di medicinali. Tali scatole infatti, sono ideali per un Presepe in quanto hanno già una loro forma ben definita e che basta solo forare per creare porte e finestre. Per realizzare invece i tetti si usa del cartoncino ondulato e per lo sfondo la carta colorata. Oggi in commercio si trovano tuttavia anche delle tegole in plastica già tinteggiate nelle classiche tonalità rossa, verde o grigia.
6/6 – Optare per un laghetto con acqua
Il Presepe napoletano come tutti i modelli esistenti, ricostruiscono in maniera più o meno fedele la natività di Gesù Cristo. La rappresentazione comprende una serie di personaggi, luoghi della tradizione e simboli che rimangono tali e che si ripetono meccanicamente ogni anno nel periodo del Natale. Per rendere la struttura del tutto simile a quella del Presepe napoletano, il consiglio è di rifinire bene i dettagli. Tra questi conviene optare per un laghetto con acqua che scende realmente utilizzando una pompetta ad immersione per gli acquari e che consente di creare un flusso a ciclo continuo. Infine se il budget a disposizione è consistente, allora in occasione di una gita a Napoli già verso metà novembre è possibile anche acquistare dei pastori semoventi simili proprio a quelli esposti nel celebre museo napoletano di San Martino.