1/6 – Introduzione

Vi sono degli ingredienti base necessari per la preparazione di un ottimo terriccio. Del resto, non bisogna dimenticare che le piante assorbono il nutrimento soprattutto dalla terra. Sarebbe consigliabile un mix di questi tre tipi di terreno: argilloso, sabbioso, umifero. Il primo è un tipo di terreno particolarmente compatto e impermeabilizzato, il secondo presenta una minore consistenza e poca capacità di trattenere, il terzo composto da humus, è particolarmente leggero ed in grado di assorbire più di tutti il nutrimento. Bisogna poi distinguere tra terreni dolci ed acidi in base alla loro composizione, ossia se l’humus che li costituisce ha un’origine vegetale oppure animale. Come preparare un terriccio adeguato per grandi vasi? Lo saprete tra un secondo.

2/6 Occorrente

  • humus
  • sabbia
  • argilla
  • concimi organici
  • roccia vulcanica

3/6 – I fattori fissi e quelli variabili

Si tratta di creare un terreno adatto alla crescita sana della pianta, ecco spiegato perché è consigliabile prepararlo bene, tenendo sempre presente fattori essenziali quali il drenaggio e la nutrizione. Il terriccio dovrà presentare dunque caratteristiche chimico fisiche precise, che consentano il rilascio delle sostanze nutritive, integrandosi docilmente ai concimi usati. La sua preparazione è condizionata dal tipo di pianta che si è deciso di coltivare (ognuna ha le proprie esigenze) e dal suo stadio di sviluppo. Per esempio, a differenza delle piante adulte, per aiutare le piantine a nascere serve soprattutto una miscela la torba. La torba è poi utile per ammorbidire se necessario il terriccio. Esso potrà essere arricchito ulteriormente a livello nutritivo, se il tipo di pianta dovesse richiederlo, tramite una composizione di foglie.

4/6 – Le parti da mescolare

Le varie componenti, ossia torba, humus, sabbia, argilla, concimi organici e roccia vulcanica (per fornire morbidezza e umidità al terriccio) saranno poi da mischiare in proporzioni diverse, a seconda della specie di pianta che si vuole far sviluppare. Il terriccio comprenderà in pratica una parte argillosa, una vegetale composta di scarti ed una inerte, fatta di sabbia, dal chiaro effetto drenante. Dovrà essere garantita la giusta umidità: per evitare che sia eccessiva (farebbe marcire le radici) servirà infatti un livello adeguato di porosità del terriccio. Le considerevoli dimensioni del vaso influenzeranno poi la quantità di sostanze organiche e nutritive (azoto, fosforo e potassio) destinate a integrare il terriccio tramite una somministrazione graduale e proporzionata alla pianta. Il terriccio andrà anche arricchito di calcio, ferro e zinco.

5/6 – Terriccio già pronto

In vendita si trova facilmente del terriccio specifico, privo di torba, studiato per piante da balcone contenute in grandi vasi. Esso garantisce ben cinque settimane di approvvigionamento nutritivo, promettendo un buon assorbimento dell’acqua e una fioritura di lunga durata. Le piante adulte poste in vasi particolarmente grandi hanno poi bisogno di una periodica sostituzione del terriccio in superficie.

6/6 Consigli

  • Evitare di smuovere il terriccio superficiale quando innaffiate
  • Oppure optate per un irrigatore a goccia