1/5 – Introduzione
Se la nostra casa abbiamo intenzione di arredarla sfruttando lo spazio disponibile sulle pareti, possiamo realizzare tantissime strutture che ritornano utili come ripiani, mobili e soprattutto librerie. A riguardo di queste ultime, se disponiamo di una parete abbastanza ampia non è affatto difficile realizzarne una, purché si seguano delle specifiche linee guida. A tale proposito, ecco come progettare una libreria a parete.
2/5 Occorrente
- Listelli in legno
- Tavole di legno
- Seghetto manuale o elettrico
- Colla vinilica e viti
- Carta abrasiva
- Cera o flatting
- Pennello e anilina
- Alcool e gommalacca
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Il classico modello di libreria a parete, è costituito da un reticolo di elementi di circa 80X70 centimetri, mentre la profondità sia aggira intorno ai 4 metri. Per semplificare al meglio la costruzione della libreria a parete, generalmente caratterizzata da pannelli di legno di circa 2 centimetri di spessore, conviene ricoprire la parte posteriore con uno o più pannelli, fin quando non si completa del tutto.
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Se la libreria verrà successivamente verniciata, gli spigoli dei pannelli saranno rivestiti con dei listelli di legno tenero. Gli spigoli inoltre, si possono anche ricoprire con un’impiallacciatura, ma il rivestimento di un mobile di queste dimensioni presenta notevoli difficoltà di esecuzione. Le unioni ad angolo possono essere realizzate con uno dei classici e tradizionali sistemi, ma potrà anche essere sufficiente accostare le parti, incollarle e assicurarle con delle normalissime viti. Il piano superiore e quello inferiore e tutti i vari divisori verticali ed orizzontali, vanno poi perfettamente avvitati alla parete posteriore. Infine, le mensole che compongono la scaffalatura della libreria, devono invece risultare smontabili e possibilmente di un certo spessore, in modo da supportare il peso di libri o di oggetti pesanti, come ad esempio un orologio in marmo o in bronzo.
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Una volta assemblata la libreria sulla parete, non resta che proseguire il lavoro fino a terminarlo del tutto. I passi successivi prevedono dunque un’accurata fase di carteggio delle parti lignee (specie se grezze), in modo da ottenerle lisce e setose, e soprattutto pronte per essere rifinite con della cera, del flatting oppure colorate con le aniline. A riguardo di queste ultime, è importante sottolineare che conviene usarle solo se la libreria deve avere dei richiami degli altri mobili circostanti, specie se si tratta di quelli antichi. In tal caso per massimizzare il risultato, si può optare per il classico color noce scuro o mogano, per poi procedere con una lucidatura a tampone che è possibile ottimizzare con dell’alcool miscelato alla gommalacca.