State pensando a come pulire la vostra piscina e non sapete da dove iniziare? Niente paura. Vi occorrerà seguire alcuni semplici passi di questa guida e potrete sguazzare in piscina godendovi un sano divertimento. La piscina ha bisogno di una pulizia costante ed è fondamentale per garantire l’igiene di chi la utilizza. Dedicarsi alla pulizia della propria piscina significa poter invitare anche gli amici a godere dei suoi mille lati positivi, con la certezza di fare sempre bella figura e di accoglierli in un ambiente sano e pulito.

Come pulire la piscina

Pulire una piscina può essere frustante, lo sanno bene le persone che ne posseggono una. A volte le azioni intraprese si rivelano inefficaci. Ciò si verifica quando non sono svolte adeguatamente oppure contrastano con le cause del problema. Sicuramente è importante mantenere sempre pulita l’acqua e con le giuste dosi di cloro per evitare che si formino alghe sul fondo e sulle pareti. Inoltre, la piscina costruita in muratura con il passare del tempo può presentare danni e macchie alle pareti.

Generalmente per la pulizia della piscina viene chiamato un professionista. Tuttavia non sempre è necessario ricorrere all’aiuto di figure professionali. Il lavoro si può svolgere benissimo da soli. Leggendo la nostra guida si possono avere alcuni utili consigli e delle corrette informazioni su come pulire la piscina. Ecco allora di seguito tutte le indicazioni necessarie per eseguire un corretto lavoro.

Come pulire le pareti della piscina

Per iniziare a eseguire una corretta pulizia della piscina, partiamo dalle sue pareti.

Occorrente

  • Occhiali
  • Secchio in plastica
  • Acido muriatico
  • Acqua
  • Guanti
  • Stivali
Manutenzione piscina: come mantenere l’acqua pulita

Svuotamento piscina

La prima cosa da fare è quella di scaricare completamente l’acqua dalla piscina ed attendere che il calcestruzzo si asciuga. Successivamente si deve utilizzare la scopa per togliere lo sporco e i detriti dalle pareti e dal pavimento. A questo punto bisogna spruzzare all’interno della piscina dell’acqua. Con questa operazione è possibile rendere umidi i muri in cemento oppure in gesso della piscina. In seguito quindi si può cominciare il lavaggio con l’acido. Quando si utilizza l’acido muriatico è indispensabile indossare l’attrezzatura di sicurezza: stivali di gomma, guanti e occhiali protettivi.

Strofinamento pareti

Adesso si devono mettere quattro litri d’acqua in un secchio di plastica. Poi, bisogna aggiungere circa un litro e mezzo di acido muriatico. Il composto infatti deve essere formato da una parte di acido ogni tre parti d’acqua. È opportuno mettere sempre prima l’acqua nel secchio e mai l’acido. Successivamente si deve prendere la scopa e bisogna immergerla nella soluzione acida del secchio. Durante questa operazione il secchio di plastica va tenuto ben saldo sulla superficie piana per ovvie ragioni di sicurezza. Quindi si devono strofinare le pareti della piscina ed il pavimento con la soluzione. Poi, si lascia agire il detergente sulle pareti per alcuni minuti.

Pulizia pareti

Trascorso il tempo necessario, bisogna spruzzare dell’acqua sulle pareti della piscina. Così facendo si riesce a togliere il detergente acido. Se necessario, bisogna ripetere l’operazione fino a quando non si è sicuri che il prodotto sia stato rimosso completamente. Per togliere le macchie più difficili si può decidere anche di utilizzare una maggiore concentrazione di acido muriatico. In questo caso bisogna avere l’accortezza di non superare mai il rapporto del 50 e 50. Infatti, l’acido muriatico è forte e può provocare ustioni alla pelle. Inoltre, esso produce anche fumi potenti che possono essere pericolosi. Per tale motivo bisogna prestare particolare attenzione durante la manipolazione.

Come pulire il fondo della piscina

Oltre ai frequenti ricambi d’acqua e all’uso di speciali additivi purificanti, è necessario pulire il fondo della piscina poiché su quest’ultimo si addensano sporco e detriti vari. Per ottimizzare il risultato, occorrono degli interventi specifici che si possono anche effettuare senza svuotarla. In ogni caso, l’operazione va eseguita secondo dei criteri ben precisi e con prodotti adeguati. Vediamo 5 consigli su come pulire il fondo della piscina.

Utilizzare uno spazzolone con prolunga

Se l’intervento di pulizia intendiamo effettuarlo senza svuotare l’invaso, l’ideale è utilizzare uno spazzolone opportunamente dotato di una prolunga, magari ricorrendo a quello che si usa in casa per pulire le tapparelle. Questa tipologia di pulizia, è tuttavia adatta solo per piscine poco profonde come ad esempio quelle gonfiabili.

Inserire una pompa per l’aspirazione dei liquidi

Un metodo molto più funzionale che si può adottare anche per piscine profonde e in muratura, quindi con il fondo piastrellato, è quello di inserire una pompa per l’aspirazione dei liquidi, che si può trovare nei negozi di termoidraulica. Il vantaggio di utilizzare questo attrezzo è di poter smuovere, con la pressione generata dalla pompa (o magari usando prima un compressore con una cannula di prolunga), le scorie che si sono depositate sul fondo della piscina.

Piedi in piscina

Utilizzare l’acido citrico

Per una pulizia radicale e quindi in grado di eliminare del tutto sporco, verderame, escrementi e larve di uccelli e zanzare, conviene svuotare la piscina, in modo da poter accedere sul fondo ed utilizzare l’acido citrico per pulirlo. Questo prodotto è tra l’altro un ottimo disinfettante, oltre che ideale per rimuovere il calcare e il cloro, entrambi tendenti a creare delle antiestetiche incrostazioni.

Usare una lucidatrice con spazzole in feltro

Sempre premesso che ci sia la possibilità di svuotare la piscina e di potervi accedere sul fondo, esiste un’altra valida possibilità per una pulizia radicale; infatti, basta usare una lucidatrice corredandola però di spazzole in feltro, che eliminano calcare e sporco, restituendoci il fondo piastrellato come nuovo.

Utilizzare l’aceto anche per disinfettare la piscina

In genere le piscine nel periodo invernale vanno svuotate e ricoperte di teloni sul fondo, per evitare che le piogge, le foglie e il vento possano farla diventare un ricettacolo di sporcizia. In questo caso con l’approssimarsi della stagione estiva, prima di riempire di nuovo l’invaso, il consiglio è di lavare il fondo con la classica ramazza, e poi utilizzare l’aceto ottimo per sgrassare, lucidare, disinfettare le piastrelle o la guaina di cui la piscina si compone.

Come pulire i filtri a sabbia della piscina

Un filtro a sabbia agisce facendo scorrere l’acqua della piscina attraverso la sabbia, la quale rimuove lo sporco o i detriti e restituisce l’acqua pulita alla piscina. Con il passare del tempo, però, lo sporco e i detriti possono accumularsi nella sabbia, riducendo il flusso d’acqua attraverso il filtro e facendo salire la pressione al di sopra del normale. Quando ciò accade, è giunto il momento di pulire il filtro a sabbia. Non esiste una regola riguardo a quando necessario eseguire questa operazione, bensì è utile controllare regolarmente la piscina e il filtro per determinare se è il momento di effettuarne la pulizia.

Operazioni preliminari

La pulizia di un filtro a sabbia è un processo relativamente semplice che viene eseguito invertendo il flusso dell’acqua attraverso il filtro nella direzione opposta, facendo defluire l’acqua sporca. In questo caso, infatti, la il processo di pulizia prende il nome di contro lavaggio. Prima di iniziare la pulizia del filtro, ricordiamoci sempre di disattivare la pompa prima di invertire la valvola del filtro, altrimenti rischieremo di danneggiare la guarnizione o le parti interne del filtro (serbatoio, raccordi o valvole). Esistono due tipo di filtro a sabbia: con valvola multi porta e con valvola a scorrimento.

Contro lavaggio del filtro con valvola multi porta

Per eseguire la pulizia di un filtro a sabbia con una valvola multi porta, esercitiamo una leggera pressione sulla maniglia della valvola del filtro a sabbia, ruotiamo la valvola da “filtro” alla posizione “backwash” e srotoliamo qualsiasi tubo di risciacquo o apriamo eventuali valvole sulla linea di scarico. Apriamo anche il gruppo di spurgo dell’aria sopra il filtro a sabbia e accendiamo la pompa. Guardiamo il manometro per vedere la contropressione e prepariamoci a spegnere la pompa rapidamente se il manometro si innesca o se il tubo si blocca.

Lasciamo scorrere l’acqua nella pompa per 2-3 minuti, o fino a quando l’acqua di scarico non diventa limpida. Spegniamo il motore della pompa e spostiamo la maniglia della valvola nella posizione di risciacquo, dopodiché riaccendiamo la pompa e facciamo risciacquare per 15 secondi. Questo ripristinerà il letto di sabbia ed eliminerà la sporcizia residua dai tubi di scarico. Spegniamo nuovamente il motore della pompa e riportiamo la manopola della valvola in posizione “filtro”.

donna nuota in piscina

Pulizia del filtro con valvola a scorrimento

Per pulire un filtro a sabbia con una valvola di scorrimento, spegniamo il motore della pompa, apriamo il tubo di risciacquo (se disponibile) e torciamo per sbloccare l’impugnatura a T dello stantuffo, quindi tiriamo o ruotiamo lo stantuffo verso l’alto. Guardiamo il manometro per rilevare la contropressione, stando sempre attenti a spegnere la pompa rapidamente in caso di azionamento del manometro. Dopo che il tubo si è riempito d’acqua, laviamo il filtro a sabbia per 2-3 minuti o finché l’acqua non si schiarisce. Spegniamo il motore della pompa e rimettiamo nuovamente la maniglia a T in posizione di blocco, quindi riaccendiamo la pompa e annotiamo la pressione più bassa.

Come pulire l’acqua torbida della piscina

Trascurare una piscina potrebbe portare a diverse seccature, tra cui l’intorbidimento dell’acqua. È un fenomeno abbastanza comune e fortunatamente reversibile. Nei prossimi passi vedremo come pulire l’acqua torbida della nostra piscina.

Occorrente

  • Cloro in pastiglie
  • Prodotti chiarificanti dell’acqua
  • Kit per pulizia piscina
  • Filtri puliti o nuovi

Perché l’acqua è torbida

La prima ragione di acqua torbida in una piscina sono i depositi di particelle in superficie. Col tempo polveri, terra e altri residui umani o animali si accumulano sul pelo dell’acqua. A contatto coi liquidi, questi residui danno vita a composti melmosi e alghe. L’acqua subisce un degrado dei livelli di igiene, diventando verdognola. Alcuni indizi importanti per capirlo sono il forte odore di cloro e la presenza di schiuma. Possono comparire macchie di ruggine sulle pareti della piscina. Le pareti diventano anche particolarmente scivolose e l’acqua diventa torbida. E le condizioni di un simile degrado dell’acqua della piscina possono essere più d’una, e vanno dall’inquinamento atmosferico alla presenza di sabbia nelle piogge, dall’igiene personale di chi vi fa il bagno alla presenza di animali anche non domestici nelle vicinanze della piscina.

Pulizia del filtro

Per prima cosa dovremo controllare il sistema di filtraggio. Questo deve adeguarsi alle misure e alle capacità volumetriche della piscina. Il sistema di filtraggio non deve mai presentare incrostazioni, né contenere bolle d’aria che possano pregiudicarne o ridurne l’efficacia. Non devono essere presenti accumuli di sporco che possano vanificare il lavoro dei filtri. In tal caso sarà necessario ripulire o sostituire i filtri, acquistabili sia presso i rivenditori di piscine sia nei negozi di bricolage. In questo modo permetteremo al sistema di aspirare i detriti dall’acqua mantenendola in buono stato. Possiamo effettuare un ricambio parziale dell’acqua torbida con particolari chiarificanti. Queste sostanze si applicano una volta ogni dieci giorni.

Pulizia dell’acqua

I depositi presenti nell’acqua possono dare un eccesso di clorammine, che provoca forti odori. Per ridurre il problema dovremo utilizzare del cloro in dosi molto superiori rispetto alla norma. Dovremo aggiungere fino a dieci volte la dose normale, con la pompa in funzione. È un lavoro da svolgere la sera, poiché i raggi solari potrebbero compromettere i risultati. Ripuliamo accuratamente i bordi della piscina con detergenti appositi. Impariamo a rilevare costantemente il livello di acidità dell’acqua. Per questo può essere utile un pH-metro, che solitamente viene fornito insieme con kit appositi per analisi chimiche. Questi strumenti sono molto importanti per mantenere alto e costante il livello di igiene dell’acqua in piscina.

Piscina

Monitoraggio periodico

Terminata la pulizia, è bene attendere almeno ventiquattro ore prima di utilizzare nuovamente la piscina. È inoltre consigliabile mantenere monitorati i livelli di ph dell’acqua, in modo da evitare che il problema si ripresenti nel breve periodo. In commercio si trovano prodotti appositi per il mantenimento dell’acqua delle piscine e la regolazione del ph. Spesso spendere qualche euro in più per acquistare il necessario, ovvero dedicare costante attenzione allo stato di pulizia del sistema di filtraggio, consente poi di risparmiare sui costi della pulizia, soprattutto per quanto concerne la sostituzione di filtri troppo sporchi.

Come pulire una piscina di plastica

Non tutti possono permettersi una piscina in muratura o interrata. Anche se avete acquistato una piscina di plastica, sappiate che dovrete comunque pulirla. Ecco come.

Occorrente

  • aceto di vino
  • candeggina
  • spugna
  • guanti di gomma
  • detersivo
  • sapone per lavastoviglie
  • secchio

Utilizzate l’aceto di vino

Utilizzare l’aceto di vino è il metodo più efficace per pulire una piscina in plastica. Per iniziare la pulizia, come prima cosa, occorrerà svuotarla completamente. La vasca non dovrà contenere alcuna goccia d’acqua. I nemici della pulizia sono il calcare, la muffa e i residui di sporco. La sporcizia si accumulata solitamente sulle pareti della piscina. Per fortuna è possibile rimuovere tutto ciò con estrema facilità. Versate dunque l’aceto di vino nella vasca e sfregate bene con una spazzola con setole dure. Per eliminare tutte le impurità dovrete prestare molta attenzione alla forza impressa sulla superficie della vasca. Non dovrete dare troppa pressione alla superficie della vasca, rischierete di rovinare la plastica. Infine, una volta terminata la pulizia, risciacquate il tutto con molta acqua.

Usate sapone per lavastoviglie

Se la soluzione rappresentata dall’utilizzo dell’aceto di vino non vi soddisfa per via del forte e particolare odore che l’aceto è inevitabilmente in grado di produrre, potreste utilizzare anche un semplice sapone lavastoviglie. Mescolatelo con dell’acqua e vi accorgerete di come sarà efficace per eliminare lo sporco dalla piscina. Più nel dettaglio, vi consigliamo di riempire un capiente secchio con circa 4 litri di acqua e di versare al suo interno 1/3 del contenuto di un tubetto di sapone per lavastoviglie. Mescolate con cura le due sostanze e, dopo averle fatte amalgamare bene, utilizzate un panno per pulire tutte le zone della piscina, immergendo il panno stesso dentro al secchio.

Applicate della candeggina

Un ulteriore passo da seguire per pulire al meglio la piscina di plastica è di utilizzare la candeggina. Ricordate sempre di indossare dei guanti resistenti di gomma per evitare contatti con la pelle. La candeggina è un repellente e come tale rischia di bruciare la vostra pelle. Non fatevi aiutare dai bambini perché questa pratica potrebbe essere pericolosa per loro. Indossate anche una mascherina per evitare di respirare l’odore acido. Per quanto riguarda il fondo, potete anche qui servirvi di spazzola ed aceto di vino. Non esagerate nelle quantità. Fate asciugare la plastica trattata con la candeggina per alcune ore. Poi, stendete il telo della piscina e lavatelo con del detersivo, acqua e aceto di vino. Risciacquate per bene. Una volta asciugato, ripiegatelo e applicate il borotalco. La superficie del telo dovrà essere asciutta.

Controllate il processo di filtrazione

Terminata la pulizia potrete riempire nuovamente la piscina di acqua. Per tenere più a lungo la piscina di plastica pulita sarà importante adoperarsi con sistemi di filtrazione efficaci e funzionali, adatti alle dimensioni della piscina. Il processo di filtrazione è molto importante per far sì che l’acqua rimanga pulita. Controllate costantemente lo stato dell’acqua. Verificate, insomma, che il pH dell’acqua sia a livello di 7,4 circa e che la quantità di cloro sia di 1,5 mg/l. Prelevate l’acqua da un punto che sia 20 centimetri dal bordo e 20 sotto il livello dell’acqua. La vostra piscina di plastica, così, sarà pronta e perfetta per essere immediatamente utilizzata.