1/7 – Introduzione
Lo smartphone è un’apparecchio utile che tutti ormai portiamo con noi. Spesso riposto nelle tasche o nelle borse, è proprio qui che la polvere si annida, occupando tutti gli spazi del telefono, utili per l’inserimento dei cavi e per l’ascolto dell’audio. Ciò può provocare mancati contatti e, col tempo, danneggiare l’apparecchio. Ogni tanto urge pulire le porte dell’apparecchio, quantomeno al livello macroscopico di tutte le insenature, cosa non facile viste le dimensioni di queste. Uno dei metodi più usati è quello di dotarsi di uno stuzzicadenti e un po’ di pazienza. Come gli smartphone, questo metodo può essere usato anche per i computer. Ricordatevi di spegnere lo smartphone prima di effettuare tale operazione.
2/7 Occorrente
- smartphone
- da 3 a 5 stuzzicadenti
3/7 – Pulizia dei collegamenti per i cavi
Uno dei maggiori motivi per la lentezza del caricamento della batteria è la presenza di polvere nell’insenatura. Le porte del device infatti sono sufficientemente grandi da impolverarsi ma anche abbastanza piccole da trattenere la polvere e spesso non basta solo soffiare. Uno stuzzicadenti è adatto per ripulire la porta e un metodo efficace è quello di muoverlo circolarmente all’interno dell’insenatura: ciò farà in modo che la polvere si attaccherà allo stuzzicadenti formando una sorta di gomitolo. Ovviamente se ci si accorge che è eccessiva, si necessiterà di estrarre lo stuzzicadenti, pulirlo e ripetere l’operazione.
4/7 – L’ingresso del jack
L’ingresso del jack è il più scomodo da ripulire in quanto è formato da un cilindro cavo e lungo. Lo stuzzicadenti può essere utile ma bisogna valutare il suo spessore: inserirlo pian piano nella porta del jack, senza forzare, e se ci accorge che non entra, meglio non rischiare e dotarsi di uno stuzzicadenti più sottile. Il movimento da fare una volta inserito lo stuzzicadenti è rotatorio, sia intorno al proprio asse, sia con lo stuzzicadenti leggermente obliquo. Attenzione però: in questo caso è facile rompere lo stuzzicadenti all’interno dell’insenatura, che essendo di forma cilindrica sarà poi difficile estrarlo, quindi è sempre meglio procedere con calma e con cura.
5/7 – L’auricolare e il microfono
La parte invece dedicata all’ascolto e alla ricezione del suono sono più facili da ripulire. La parte in alto dello smartphone è dotata di un’area dove si nota una retina fitta o, a volte, una serie di buchi vicini molto sottili, questa parte è dedicata alla riproduzione del suono e delle voci durante le chiamate. La retina di protezione è spesso un luogo di accumulo di polvere e uno stuzzicadenti è sufficiente per ripulirlo, almeno sommariamente. Occorre picchiettare leggermente con la punta, facendo movimenti ad arco. Nella parte bassa dello smartphone invece, spesso sulla parte retrostante, vi sono dei buchi che nascondono il dispositivo di ricezione suoni: il microfono. Qui la polvere non è molta ma una pulizia ogni tanto è utile. Per pulire i piccoli buchi è necessario inserire la punta dello stuzzicadenti, senza premere molto, e ruotarla in entrambi i sensi.
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7/7 Consigli
- Bisogna sempre essere delicati, lo stuzzicadenti è comunque un legno tenero e potrebbe spezzarsi. In alcune insenature sarebbe poi difficile da rimuoverlo! Non usate un solo stuzzicadenti: ogni volta che ne userete uno, le punte si indeboliranno, meglio usare uno stuzzicadenti nuovo per ogni porta.
- Se possibile, dotare lo smartphone di tappi in plastica per le porte dei cavi, eviterà di far accumulare la polvere
- Per una maggior pulizia ci si può dotare di una bomboletta spray con l’apposita cannuccia