1/6 – Introduzione

Il peperoncino è una pianta originaria delle Americhe, ma oggi diffusa praticamente in tutto il mondo. Esistono varie specie piccanti, dolci ed ornamentali. Tutte le varietà di peperoncino possono essere coltivate in Italia, seminando nei mesi di febbraio e marzo, mentre si possono raccogliere a partire dall’estate. I peperoncini vanno usati subito dopo la raccolta, ma possono essere anche congelati oppure conservati sotto olio. Ciononostante è fondamentale una corretta raccolta.
Vediamo dunque, con questa guida, come raccogliere il peperoncino.

2/6 Occorrente

  • Lacci resistenti o cordicelle
  • Forno

3/6 – Raggruppare i peperoncini in mazzetti

Per raccogliere il peperoncino, sappiate che durante il mese di settembre potete tagliare le piante di peperoncino, recidendole alla base. Raccogliete tutte le piantine in maniera da realizzare dei piccoli mazzi. Proseguite con attaccarli gli uni agli altri accuratamente con dei lacci resistenti o cordicelle. In questo modo, metteteli a testa in giù affinché possano essiccarsi in un luogo fresco e asciutto a contatto con il sole. Appendeteli in maniera tale che le foglie si essicchino completamente. Un’altra valida alternativa per l’essiccazione consiste nel posizionare i peperoncini nel forno a circa 50°C.

4/6 – Essiccare e raccogliere i peperoncini

Quando il tempo di essiccazione sarà terminato, potete procedere a raccogliere il peperoncino. Ricordate che i peperoncini vanno raccolti solamente a maturazione completa. Una volta secchi, potete decidere di frullarli e ridurli in polvere. Oppure potete decidere di metterli sotto olio per creare un olio aromatico e leggermente piccante da portare in tavola.

5/6 – Rispettare i tempi

I peperoncini esistenti sono tantissimi e tutti molto belli da vedere. Variano nella forma, nel colore e nell’intensità del gusto piccante. Se non sapete come scegliere la varietà più giusta alle vostre esigenze, potete visitare il sito dell’Accademia del peperoncino per farvi un’idea più approfondita. L’importante è rispettare i tempi di coltivazione, annaffiatura e raccolta per essere sicuri di ottenere un prodotto di qualità.

6/6 – Preparare la paprika

Se volete preparare la paprika con il peperoncino raccolto avete l’opportunità di macinare le bacche, dopo avere eliminato i semi, in modo da ottenere un prodotto di migliore qualità. Poiché l’olio essenziale (capsicina) è molto volatile, è opportuno evitare di toccare con le mani la polvere perché potrebbe provocare forti irritazioni alla cute e agli occhi. Si consiglia di utilizzare dei guanti protettivi. La paprika va conservata in un luogo fresco e al buio.

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