1/6 – Introduzione

Effettuare degli ancoraggi non sempre può rivelarsi così semplice come si pensa. Difatti bisogna prestare molta attenzione al tipo di superficie e parete che si utilizza per fissare gli anelli dove andrà ancorato il peso da applicare, anche perché non tutte le pareti o le superfici sono adatte a sostenere certe pressioni, e potrebbero crollare sotto il peso. Quando si rende necessario l’ancoraggio di grandi pesi o strutture a pareti verticali od orizzontali, il normale tassello, detto anche tappo ad espansione o ancora “Fischer” dal nome della marca produttrice, potrebbe non risultare sufficientemente affidabile e duraturo sul lungo periodo. Ecco dunque come realizzare degli ancoraggi con tasselli chimici.

2/6 Occorrente

  • Trapano e punte da muro
  • Retina metallica per zanzariere
  • Guanti protettivi

3/6 – I componenti chimici

Esistono in commercio una grande quantità di tasselli e resine chimiche, per ancoraggi e varie operazioni di fai da te. In generale, si può dire che queste resine consistono sempre in due liquidi, per questo motivo spesso vengono anche chiamate bicomponente. Se separati, i due componenti chimici sono assolutamente inerti, ma una volta combinati assieme avviene la reazione chimica, che li trasforma in una schiuma solidissima ed estremamente durevole, semplice da applicare e a presa estremamente rapida.

4/6 – Le misure dei perni

Ipotizziamo di dover sospendere a una vecchia parete in mattoni forati una mensola, o una generica struttura destinata a sopportare un grande peso. Se si teme che l’ancoraggio alla parete tramite metodi tradizionali non sia abbastanza, allora le resine chimiche fanno al caso nostro. Prendiamo innanzitutto le necessarie misure dei perni che andranno collocati nel muro, marchiamole e successivamente pratichiamo dei buchi nel muro. I fori devono sempre essere leggermente più grandi rispetto alla dimensione del perno che vi andrà inserito, per consentire alla resina di fare presa.

5/6 – L’utilizzo della resina

Ora è giunto il momento di indossare i guanti protettivi (ricordiamo che in alcuni casi, a seconda degli elementi utilizzati, le resine possono causare reazioni esotermiche, rilasciando quindi una notevole quantità di calore) per iniziare a utilizzare la resina chimica. Inseriamo la cartuccia di resina nella pistola, avvitiamo il beccuccio fornito nella confezione, assicuriamoci che il foro sia pulito e privo di detriti.

6/6 – Solidificazione della resina

Se sono necessari due o più fori, andiamo a lavorare su uno per volta, facendo attenzione ad essere molto precisi. Se durante l’inserimento del perno dovesse fuoriuscire della resina, è bene rimuoverla immediatamente con della carta o una spatola, per evitare che si solidifichi formando delle protuberanze. Una volta inserito il perno, basta attendere solitamente un paio di minuti, ma in generale la reazione si vede abbastanza velocemente. Quando la resina si è solidificata, essa avrà creato un insieme molto solido tra i vari elementi. Se possibile, aspettiamo circa 24 ore prima di portare a pieno carico la struttura realizzata.